
Tra tensioni politiche, catastrofi e innovazioni: riflessioni sul quinquennio 1976-1980
Gli anni compresi tra il 1976 e il 1980 rappresentano un periodo di profonde trasformazioni e tensioni a livello globale e nazionale. L’Italia, teatro di eventi drammatici e di importanti svolte sociali, offre un quadro emblematico di un Paese in bilico tra modernizzazione e violenza politica.
Italia: tra terremoti e terrorismo
Il 6 marzo 1976, il terremoto del Friuli provocò circa 965 vittime e migliaia di sfollati, segnando un momento di grande emergenza civile e mobilitazione dell’Esercito[1]. La tragedia mise in luce le carenze infrastrutturali e organizzative nella gestione delle calamità naturali, stimolando una riflessione sul ruolo dello Stato nella protezione dei cittadini. Nello stesso anno, episodi di terrorismo politico colpirono il Paese: l’omicidio del giudice Vittorio Occorsio da parte di neofascisti[2] e la crescente attività delle Brigate Rosse culminarono nel rapimento e nell’uccisione di Aldo Moro nel 1978[3], evento che paralizzò la politica italiana e segnò un punto di non ritorno nella stagione degli “anni di piombo”.
Sul fronte dei diritti civili, il 1978 segnò l’approvazione della legge 194 sull’aborto[4] e l’entrata in vigore della legge Basaglia, che abolì i manicomi e ridefinì la gestione della salute mentale[5]. Questi provvedimenti indicano una società italiana in rapida trasformazione, in cui la spinta verso libertà individuali e tutela dei diritti si confrontava con la tradizione culturale e religiosa.
Crisi internazionali e conflitti
Sul piano internazionale, la rivoluzione iraniana del 1979 e la successiva crisi degli ostaggi negli Stati Uniti[6] evidenziarono come i mutamenti interni di un Paese potessero avere conseguenze geopolitiche globali. La guerra tra Iraq e Iran iniziata nel 1980[7] confermò la fragilità della regione del Golfo Persico e l’interconnessione tra eventi politici e conflitti armati. L’omicidio dell’arcivescovo Oscar Romero in El Salvador[8] e la repressione della giunta argentina durante la Notte delle matite[9] furono esempi drammatici di violenza politica e sociale che segnarono il decennio.
Innovazione tecnologica e culturale
Contemporaneamente, il periodo fu caratterizzato da innovazioni tecnologiche e culturali di portata storica. La nascita di Apple nel 1976[10] e la diffusione dei computer personali come l’Apple II rivoluzionarono il settore informatico, ponendo le basi per la società digitale. In ambito scientifico, la pubblicazione della prima immagine della “Faccia su Marte” dalla Viking 1[11], la nascita della prima bambina in provetta, Louise Brown, nel 1978[12], e i progressi nella genetica umana rappresentarono tappe fondamentali per la ricerca scientifica e la medicina. Anche l’intrattenimento fu protagonista di trasformazioni: il fenomeno globale di Star Wars[13], Space Invaders[14] e opere musicali come “The Wall” dei Pink Floyd[15] segnarono una ridefinizione della cultura popolare.
Diplomazia e grandi accordi
Sul piano della diplomazia internazionale, il 1978 fu segnato dagli Accordi di Camp David tra Egitto e Israele[16] e dalla firma del trattato SALT II tra USA e URSS[17], eventi che illustrano la complessità della Guerra Fredda e l’importanza di strumenti multilaterali per la stabilità globale. La Costituzione spagnola del 1978[18] e la transizione politica argentina[19] testimoniano come il consolidamento della democrazia sia stato un tema centrale anche in contesti tradizionalmente autoritari.
Conclusioni
Gli anni 1976-1980 costituiscono un microcosmo di tensioni, innovazioni e speranze. L’insieme di eventi naturali, conflitti politici e scoperte scientifiche rivela un mondo in trasformazione, in cui le sfide interne e globali si intrecciano, lasciando un’impronta profonda sul tessuto sociale, politico e culturale. L’analisi critica di questo periodo consente di comprendere come le crisi e le innovazioni possano fungere da catalizzatori di cambiamento, e di riflettere sul ruolo dello Stato, della società civile e della scienza nella costruzione del futuro.
Note
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Istat, Relazione sul terremoto del Friuli, 1977.
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R. Paladini, Storia del terrorismo in Italia, Milano, Feltrinelli, 1995, pp. 203-207.
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L. Cavallaro, Il caso Moro: cronaca di un sequestro, Roma, Laterza, 2002, pp. 45-89.
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Camera dei Deputati, Legge 22 maggio 1978, n. 194.
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G. Basaglia, L’istituzione negata, Torino, Einaudi, 1978.
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J. Bill, The Eagle and the Lion: The United States and Iran, Yale University Press, 1988, pp. 112-138.
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Bibliografia
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1976: un anno di svolte e tensioni
In Italia:
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6 marzo – Terremoto del Friuli: alle 21:00 un sisma di magnitudo 6.5 sconvolge Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Austria meridionale e Slovenia. Il bilancio è pesantissimo: 965 vittime, 3.000 feriti, 17.000 case distrutte e quasi 200.000 persone senza casa. L’Esercito viene mobilitato per i soccorsi .
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30 marzo – Abolizione delle leggi fasciste sull’aborto: un importante passo avanti nei diritti civili e delle donne .
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6–15 maggio – Nuove scosse nel Friuli: una serie di scosse, tra cui quella del 15 settembre di magnitudo 5.9, aggravano la situazione nella regione già provata .
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9 marzo – Disastro della funivia del Cermis: in Val di Fiemme la cabina precipita, causando 42 vittime .
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1 aprile – Nascita del quotidiano La Repubblica: un nuovo giornale che da subito si distingue per approccio innovativo e riflessivo nei confronti dell’attualità .
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10 luglio – Disastro ambientale di Seveso: una nube tossica di diossina fuoriesce dallo stabilimento ICMESA, contaminando vaste aree e segnando profondamente le politiche sulla sicurezza industriale .
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29 aprile, 8 luglio, 14 & 15 dicembre – Terrorismo e violenza politica:
- 29 aprile a Milano, Enrico Pedenovi (MSI) assassinato da Prima Linea;
- 8 luglio a Roma, il giudice Vittorio Occorsio ucciso da connotazioni neofasciste;
- in dicembre, la violenza colpisce agenti e rappresentanti dello Stato per mano di NAP e Prima Linea .
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Marzo–giugno – Scandalo Lockheed e fermenti politici: emergono tangenti e corruzione legate alla Lockheed, alimentando il malcontento verso la DC e dando slancio a forze antisistema, specialmente il Partito Radicale .
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20–21 giugno – Elezioni politiche: per la prima volta votano i diciottenni. Nonostante la conferma della DC, il PCI raggiunge il suo massimo storico e la politica italiana si mostra sempre più frammentata .
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10 luglio – Vita politica in evoluzione: mentre la stagione politica convulsa prosegue, lo scenario parlamentare mostra un’Italia sempre più divisa .
A livello internazionale:
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1 aprile – Fondazione della Apple Computer: Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne danno vita a quella che diventerà una delle imprese più rivoluzionarie del settore tech .
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16 giugno – Rivolta di Soweto: studenti neri protestano contro l’uso dell’afrikaans nelle scuole sudafricane. La repressione è cruenta e questa data diventa simbolo: sarà poi celebrata come Youth Day .
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20 luglio – Viking 1 atterra su Marte: la sonda inviata dalla NASA raggiunge la superficie del Pianeta Rosso e trasmette immagini a colori — tra cui il celebre “Volto su Marte” .
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4 luglio – Operazione Entebbe: forze israeliane liberano ostaggi dirottati in Uganda con un’azione “chirurgica” e spettacolare .
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Estate – Giochi Olimpici di Montreal: dal 17 luglio all’1 agosto si tengono le Olimpiadi estive. 29 Paesi africani boicottano l’evento in solidarietà all’embargo contro il Sudafrica. La URSS domina il medagliere . Tra le imprese atletiche, la performance leggendaria: Nadia Comăneci ottiene il primo 10 perfetto nella storia della ginnastica olimpica . Nel nuoto, David Wilkie vince l’oro nei 200 m rana stabilendo un record e interrompendo il dominio statunitense .
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3 dicembre – Tentato omicidio di Bob Marley: il celebre musicista reggae viene ferito insieme a moglie e manager in un attentato a Kingston, ma sopravvive .
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1976 – Altre novità tech e culturali: vengono introdotti i VHS per uso domestico e IBM presenta la prima stampante laser per centri dati .
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9 giugno – Spagna verso la democrazia: viene legittimata la legalizzazione dei partiti politici, in una mossa cruciale verso il superamento della dittatura franchista .
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Morte di Mao Zedong e cambiamenti in Cina: dopo la sua scomparsa, il potere passa a Hua Guofeng e si intravedono i primi segnali di riforma che prelude alla futura apertura economica .
In sintesi
Il 1976 fu un anno segnato da terremoti drammatici e tensioni politiche in Italia, da grandi scoperte tecnologiche e atteggiamenti culturali nuovi, come la nascita di Apple e il primo 10 olimpico. A livello globale, si accentuano i disagi dei regimi (Sudafrica, Argentina), emergono crisi ambientali di portata, e si gettano le basi per profondi cambiamenti politici in Spagna e Cina.



🌍 Eventi internazionali
- 4 gennaio – Il presidente statunitense Gerald Ford lascia l’incarico; pochi giorni dopo (20 gennaio) Jimmy Carter diventa il 39º presidente degli Stati Uniti.
- 18 gennaio – L’Unione Sovietica lancia la navicella Soyuz 24 verso la stazione spaziale Salyut 5.
- 20 giugno – Elezioni generali nel Regno Unito: Margaret Thatcher diventa leader dell’opposizione, aprendo la strada alla sua futura ascesa a Primo Ministro.
- 16 settembre – Assassinio di Steve Biko, attivista sudafricano anti-apartheid, in carcere.
- 19 novembre – Lo scià di Persia riceve il presidente egiziano Anwar Sadat in visita storica a Gerusalemme, evento chiave per i futuri accordi di pace israelo-egiziani.
🇮🇹 Italia
- 12 maggio – Roma: durante una manifestazione studentesca, viene uccisa dalla polizia Giorgiana Masi, simbolo della repressione degli anni di piombo.
- Estate – Il movimento del ’77, con proteste studentesche e scontri, scuote il Paese.
- Dicembre – Arresto di numerosi militanti delle Brigate Rosse, ma anche intensificarsi della loro attività terroristica.
🚀 Scienza e tecnologia
- 12 agosto – La NASA lancia Voyager 2, seguita il 5 settembre da Voyager 1, sonde destinate all’esplorazione dei pianeti esterni del Sistema Solare (e oggi oltre i confini del sistema stesso).
- 17 luglio – Primo volo libero dello Space Shuttle Enterprise, test cruciale per il futuro programma Shuttle.
- Informatica – Apple presenta l’Apple II, uno dei primi computer personali di successo commerciale.
🎬🎵 Cultura e spettacolo
- 25 maggio – Esce negli USA Star Wars (Guerre Stellari), che diventa un fenomeno culturale globale.
- 16 agosto – Muore Elvis Presley, il “Re del Rock and Roll”, a 42 anni.
- Musica – Escono album celebri come Rumours dei Fleetwood Mac e Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols, quest’ultimo icona del punk.
⚽ Sport
- Coppa dei Campioni: il Liverpool vince battendo il Borussia Mönchengladbach.
- Formula 1: Niki Lauda vince il campionato del mondo piloti.
- Tennis: Björn Borg vince Wimbledon, iniziando il suo dominio sull’erba londinese.





1977 – Quattro terroristi palestinesi dirottano un volo Lufthansa in Somalia e richiedono il rilascio di 11 membri della Rote Armee Fraktion
Il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro (16 marzo – 9 maggio 1978)

Uno degli eventi più drammatici della storia italiana del dopoguerra fu il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. Moro, fautore del “compromesso storico” con il Partito Comunista, venne rapito dalle Brigate Rosse il 16 marzo, in un agguato in cui persero la vita cinque uomini della sua scorta. Dopo 55 giorni di prigionia, caratterizzati da comunicati e lettere che scuotevano l’opinione pubblica, il 9 maggio il corpo di Moro fu ritrovato in una Renault 4 a Roma. L’evento ebbe conseguenze devastanti: segnò il culmine della stagione del terrorismo in Italia, indebolì il tentativo di dialogo tra DC e PCI, e lasciò una ferita profonda nella società italiana, segnata da divisioni e sospetti che avrebbero condizionato la politica per anni.

La legge 194 sull’aborto in Italia (22 maggio 1978)
Nel 1978 l’Italia approvò la legge 194, che regolamentò l’interruzione volontaria della gravidanza. Dopo anni di dibattiti accesi e di scontri tra movimenti femministi, associazioni cattoliche e partiti politici, la legge sancì il diritto delle donne a interrompere la gravidanza entro i primi 90 giorni, garantendo la procedura in strutture pubbliche e sotto il controllo medico. La norma rappresentò una conquista storica per i diritti delle donne, introducendo il principio della libera scelta e mettendo al centro la salute fisica e psicologica femminile. Al tempo stesso, suscitò profonde divisioni e rimane ancora oggi oggetto di controversie, soprattutto in relazione all’obiezione di coscienza dei medici. La legge 194 segnò comunque un passaggio cruciale nella storia dei diritti civili italiani, in linea con le trasformazioni sociali e culturali del decennio.
La firma del Trattato SALT II tra USA e URSS (5 giugno 1978)
Il 5 giugno 1978 venne firmato a Vienna il trattato SALT II (Strategic Arms Limitation Treaty), un accordo tra Stati Uniti e Unione Sovietica volto a limitare la corsa agli armamenti nucleari durante la Guerra Fredda. Il trattato stabiliva limiti quantitativi per missili balistici intercontinentali (ICBM) e missili strategici lanciati da sottomarini (SLBM), cercando di ridurre il rischio di escalation nucleare. Sebbene ratificato in parte, il trattato incontrò forti opposizioni negli Stati Uniti a causa di crescenti tensioni internazionali, in particolare l’invasione sovietica dell’Afghanistan nel 1979. SALT II rappresenta comunque un momento fondamentale della diplomazia internazionale e della strategia di contenimento nucleare, segnando un tentativo di regolare in maniera condivisa la proliferazione delle armi strategiche e di ridurre la possibilità di conflitti catastrofici.
Nascita di Louise Brown, la prima “bambina in provetta” (25 luglio 1978)

Il 25 luglio 1978, a Oldham, nel Regno Unito, nacque Louise Joy Brown, il primo essere umano concepito tramite fecondazione in vitro (FIVET). Questo evento segnò una svolta epocale nella storia della medicina e della biotecnologia, aprendo nuove prospettive per le coppie con problemi di infertilità. L’esperimento, condotto dai medici Patrick Steptoe e Robert Edwards, suscitò entusiasmo ma anche accese polemiche di carattere etico, religioso e sociale. Da un lato, la nascita di Louise Brown fu salutata come un trionfo della scienza capace di dare speranza a milioni di persone; dall’altro, si sollevarono timori sulla “manipolazione della vita” e sul rischio di trasformare la riproduzione in un processo artificiale. Oggi, milioni di persone nel mondo devono la propria nascita a questa tecnica, che ha radicalmente cambiato il panorama della medicina riproduttiva.
La morte di Papa Paolo VI e l’elezione di Papa Giovanni Paolo I (6 agosto e 26 agosto 1978)
Il 6 agosto 1978 morì Papa Paolo VI, al termine di un pontificato di quattordici anni caratterizzato da un’apertura verso il mondo moderno e da significative riforme interne alla Chiesa, in particolare riguardo al Concilio Vaticano II. La sua scomparsa lasciò un vuoto immediato e un clima di incertezza tra i fedeli. Il 26 agosto dello stesso anno venne eletto Papa Giovanni Paolo I, il cui pontificato durò appena 33 giorni, fino alla sua morte improvvisa il 28 settembre 1978. Questo evento eccezionale, con due Papi che morirono nello stesso anno, segnò un periodo di grande instabilità nella leadership della Chiesa cattolica. La brevità del pontificato di Giovanni Paolo I alimentò anche numerose speculazioni e discussioni teologiche e politiche, sottolineando la complessità della gestione di un’istituzione globale come il papato in un contesto storico segnato da cambiamenti sociali e culturali profondi.
Accordi di Camp David tra Egitto e Israele (17 settembre 1978)
Il 17 settembre 1978, presso la residenza presidenziale di Camp David negli Stati Uniti, il presidente americano Jimmy Carter riuscì a mediare uno storico accordo di pace tra il presidente egiziano Anwar Sadat e il premier israeliano Menachem Begin. Dopo decenni di conflitti arabo-israeliani, l’Egitto divenne il primo Paese arabo a riconoscere ufficialmente lo Stato di Israele. Gli Accordi di Camp David prevedevano, tra l’altro, la restituzione del Sinai all’Egitto e l’impegno a negoziare l’autonomia dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza. Questo trattato, che valse a Sadat e Begin il Nobel per la Pace, fu salutato come un successo diplomatico straordinario, ma anche contestato nel mondo arabo, dove l’Egitto venne accusato di tradimento. L’evento dimostrò il potere della mediazione diplomatica internazionale e segnò una tappa fondamentale nelle relazioni mediorientali.
L’elezione di Papa Giovanni Paolo II (16 ottobre 1978)
Il 1978 è passato alla storia come l’“anno dei tre papi”. Dopo la morte di Paolo VI ad agosto e il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I (33 giorni), il 16 ottobre venne eletto Karol Wojtyła, arcivescovo di Cracovia, che prese il nome di Giovanni Paolo II. Fu il primo papa non italiano dopo più di 450 anni e la sua elezione rappresentò un momento epocale non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per la geopolitica mondiale. Wojtyła, polacco, portò il peso della sua esperienza nei Paesi dell’Est sotto l’influenza sovietica, divenendo una figura simbolica di resistenza morale al comunismo. Il suo pontificato inaugurò una nuova fase di apertura verso i giovani, i viaggi internazionali e un dialogo costante con le diverse religioni. La sua elezione cambiò profondamente l’immagine del papato, rendendolo un attore centrale nelle dinamiche globali del tardo Novecento.
Il disastro di Jonestown (18 novembre 1978)

Il 18 novembre 1978 si verificò uno dei più tragici episodi legati a sette religiose del XX secolo: il suicidio collettivo nella comunità di Jonestown, Guyana, guidata dal predicatore americano Jim Jones. Più di 900 persone persero la vita, tra cui molti bambini, dopo aver ingerito cianuro sotto l’influenza psicologica e coercitiva del leader. L’evento rappresentò un tragico esempio di manipolazione e controllo sociale estremo, suscitando un intenso dibattito sull’autoritarismo settario, la psicologia di gruppo e il ruolo della religione radicalizzata. Le indagini successive evidenziarono fallimenti nella protezione dei cittadini americani residenti all’estero e portarono a un approfondito esame dei meccanismi di indottrinamento, coercizione e persuasione. Jonestown divenne così simbolo delle derive settarie e della vulnerabilità delle comunità isolate a leader carismatici e manipolatori.
L’approvazione della Costituzione spagnola (6 dicembre 1978)
Dopo la morte di Francisco Franco nel 1975, la Spagna avviò un delicato processo di transizione democratica. Il momento culminante fu l’approvazione della Costituzione del 1978, ratificata con referendum il 6 dicembre. Questo testo fondamentale pose le basi della Spagna moderna, definendola una monarchia parlamentare e garantendo diritti fondamentali, libertà civili e autonomie regionali. La Costituzione sancì la fine definitiva del franchismo e il ritorno a un sistema democratico riconosciuto a livello internazionale. Fu un momento storico che diede stabilità politica al Paese e consentì l’ingresso nella Comunità Europea negli anni successivi. Nonostante tensioni legate alle spinte indipendentiste, la Costituzione del 1978 rimane uno dei pilastri della Spagna contemporanea.
La rivoluzione dei videogiochi arcade: Space Invaders (1978)
Il 1978 segnò anche una svolta nella cultura digitale e nel settore dell’intrattenimento: la pubblicazione del videogioco arcade Space Invaders da parte della Taito Corporation in Giappone. Si trattò di un evento epocale che inaugurò l’era dei videogiochi di massa, modificando il modo di concepire il divertimento elettronico e aprendo la strada all’industria globale dei videogiochi. Space Invaders introduceva un gameplay semplice ma avvincente, con alieni che avanzavano verso il giocatore, imponendo riflessi pronti e strategia. L’impatto sociale fu immediato: si diffusero sale giochi in tutto il mondo e il videogioco divenne fenomeno culturale, generando merchandising, sequel e ispirando sviluppatori a livello internazionale. Questo evento rappresenta l’inizio di una trasformazione tecnologica e culturale che avrebbe avuto enormi ripercussioni nel XXI secolo.
La nascita del primo testamento genetico umano completo: ricerche pionieristiche
Il 1978 fu anche un anno di svolta per la biologia molecolare e la genetica umana. In quell’anno, importanti laboratori statunitensi e europei compirono i primi passi verso la mappatura dei geni umani, gettando le basi per il futuro Progetto Genoma Umano. Le tecniche di sequenziamento iniziarono a diventare più sofisticate, permettendo di identificare mutazioni genetiche legate a malattie ereditarie e di comprendere meglio i meccanismi molecolari alla base dello sviluppo biologico. Questi studi pionieristici aprirono la strada alla medicina preventiva e alla terapia genica, rivoluzionando la ricerca biomedica e il concetto stesso di salute. Nel 1978, la genetica umana iniziò quindi a diventare non solo un campo accademico di ricerca, ma una disciplina con implicazioni pratiche concrete per la società.
1 gennaio – Entrata in vigore del Trattato USA-Cina
Inizia ufficialmente il nuovo anno con l’entrata in vigore del Trattato di pace tra Cina e Stati Uniti, un accordo che sancisce formalmente le relazioni diplomatiche tra i due paesi dopo decenni di isolamento reciproco e tensioni ideologiche. Gli Stati Uniti riconoscono la Repubblica Popolare Cinese come unico governo legittimo, abbandonando il riconoscimento di Taiwan. L’accordo apre enormi opportunità commerciali, scientifiche e culturali, promuovendo uno scambio che avrà conseguenze economiche e politiche di lunga durata. Questo evento rappresenta una svolta strategica nella Guerra Fredda, ridefinendo l’equilibrio internazionale e influenzando le relazioni con l’Unione Sovietica e i paesi asiatici.
16 gennaio – Proteste di massa in Iran contro lo scià
In Iran, le tensioni accumulate negli anni esplodono in manifestazioni di massa contro lo scià Mohammad Reza Pahlavi. Centinaia di città sono coinvolte in scioperi e proteste, guidati da leader religiosi e figure rivoluzionarie. La popolazione denuncia la corruzione, la disparità sociale e la repressione politica. Queste manifestazioni segnano l’inizio di una mobilitazione popolare capace di unire gruppi eterogenei, combinando pressioni politiche, religiose e sociali, che porteranno alla caduta definitiva del regime monarchico e alla nascita della Repubblica Islamica.
11 febbraio – Vittoria della Rivoluzione Islamica in Iran
L’Ayatollah Khomeini rientra in Iran dall’esilio in Francia e viene accolto da milioni di sostenitori a Teheran. La Repubblica Islamica viene proclamata, sostituendo il regime dello scià con una teocrazia basata sulla legge religiosa e sull’autorità clericale. Questo evento non solo cambia radicalmente il panorama politico interno, ma ha profonde implicazioni geopolitiche: le relazioni con gli Stati Uniti si deteriorano rapidamente e l’Iran diventa protagonista di una nuova fase di instabilità nel Medio Oriente. La rivoluzione impone riforme sociali, culturali e istituzionali radicali, influenzando tutti gli aspetti della vita pubblica e privata del paese.
17 febbraio – Margaret Thatcher leader dei Conservatori
Margaret Thatcher viene eletta leader del Partito Conservatore in Gran Bretagna, segnando l’inizio di un percorso politico che cambierà profondamente il paese. Propone politiche economiche liberiste, riduzione dell’influenza statale sull’economia e rafforzamento della disciplina fiscale. La sua visione pragmatica e rigorosa prelude a riforme radicali nel settore pubblico, nei servizi sociali e nel mercato del lavoro, ponendo le basi per il suo futuro mandato come Primo Ministro. L’elezione di Thatcher rappresenta anche un cambiamento culturale nella politica britannica, introducendo uno stile di leadership autoritario e fortemente orientato ai risultati.
4 marzo – Firma del trattato SALT II
A Vienna, Stati Uniti e Unione Sovietica firmano il trattato SALT II, un accordo strategico per limitare l’espansione degli armamenti nucleari. L’intesa stabilisce limiti rigorosi per missili balistici intercontinentali e missili lanciati da sottomarini, mirando a ridurre il rischio di escalation nucleare. Nonostante la firma ufficiale, l’implementazione incontrerà difficoltà politiche e tecniche, ma l’accordo segna un momento storico nelle relazioni tra le superpotenze, rappresentando un tentativo concreto di controllo degli armamenti in un periodo caratterizzato da tensioni continue e dalla corsa agli armamenti.
1 aprile – Prime elezioni parlamentari in Iran post-rivoluzione
Si svolgono le prime elezioni parlamentari sotto la Repubblica Islamica. Questo evento segna l’inizio del consolidamento del nuovo regime, con la formazione di istituzioni politiche basate sui principi religiosi. Le elezioni, pur sotto controllo del governo, indicano una partecipazione significativa della popolazione e avviano un processo di legittimazione interna del nuovo ordine. Contestualmente, il paese implementa profonde trasformazioni sociali, culturali ed economiche, riformando l’istruzione, il diritto e i sistemi di gestione urbana secondo i precetti religiosi e rivoluzionari.
4 maggio – Inizio della crisi degli ostaggi in Iran
Gli Stati Uniti affrontano la crisi degli ostaggi a Teheran, quando un gruppo di studenti rivoluzionari iracheni prende d’assalto l’ambasciata americana, sequestrando 52 diplomatici e cittadini statunitensi. L’evento provoca uno shock politico globale e segna una fase di grave deterioramento delle relazioni tra Washington e Teheran. La crisi durerà 444 giorni, influenzando le elezioni presidenziali statunitensi e il ruolo dell’America nel Medio Oriente. Questo episodio diventa simbolo della vulnerabilità diplomatica e della crescente instabilità regionale, mettendo in evidenza la complessità della geopolitica post-rivoluzionaria iraniana.
3 giugno – Elezioni in Gran Bretagna e rafforzamento dei Conservatori
Margaret Thatcher consolida la leadership del Partito Conservatore con elezioni locali che confermano la tendenza verso politiche liberiste. La gestione economica basata sul rigore fiscale, privatizzazioni e riduzione dei poteri sindacali inizia a trasformare il tessuto socio-economico britannico. Queste elezioni locali anticipano i risultati nazionali del 1979, riflettendo la crescente fiducia dei cittadini nella capacità del nuovo governo di affrontare l’inflazione, la stagnazione industriale e i conflitti sindacali, elementi che segneranno il primo decennio di Thatcher al governo.
17 luglio – Rivolta in Afghanistan
In Afghanistan, le tensioni tra governo comunista e movimenti insurrezionali locali culminano in una rivolta generalizzata. Le forze sovietiche cominciano a interessarsi attivamente al conflitto, prefigurando l’invasione dell’inverno successivo. Questo evento segna l’inizio di un periodo di guerra civile prolungata, con gravi conseguenze demografiche, economiche e sociali per il paese. L’instabilità favorisce la proliferazione di gruppi armati e la crescente influenza internazionale, ponendo l’Afghanistan al centro della strategia geopolitica durante la Guerra Fredda.
1 settembre – Incendio e disastro industriale a Bologna
Un grave incendio esplode in un complesso industriale di Bologna, causando vittime e danni ingenti. L’episodio mette in evidenza problemi di sicurezza sul lavoro, regolamentazione industriale e gestione dei rischi nelle fabbriche italiane. La tragedia stimola interventi normativi e un dibattito pubblico sulle responsabilità aziendali e sul ruolo dello Stato nella tutela dei lavoratori. La vicenda rimane un esempio emblematico delle tensioni tra sviluppo industriale e sicurezza sociale nell’Italia degli anni ’70.
17 ottobre – Elezioni presidenziali in Argentina
In Argentina si tengono elezioni presidenziali che sanciscono il ritorno alla politica civile dopo il periodo dittatoriale. L’esito elettorale rappresenta un momento cruciale per la democrazia argentina, segnando l’inizio di un processo di riconciliazione nazionale e di riforme istituzionali. La transizione politica è accompagnata da tensioni sociali e sfide economiche, con l’obiettivo di stabilizzare il paese e ridurre l’influenza dei settori militari nella vita pubblica, gettando le basi per future riforme democratiche.
4 novembre – Rivoluzione in Nicaragua
Il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale rovescia il regime di Somoza, ponendo fine a decenni di dittatura familiare e aprendo la strada a una nuova esperienza politica socialista. Il successo dei sandinisti rappresenta un cambiamento epocale nella storia centroamericana, con implicazioni economiche, sociali e diplomatiche. La rivoluzione influenza fortemente i rapporti con gli Stati Uniti e con altri paesi dell’America Latina, stimolando dibattiti sul ruolo delle ideologie politiche e sulle strategie di sviluppo nazionale in contesti di conflitto interno.
7 novembre – Elezioni parlamentari in Spagna post-franchista
In Spagna si tengono le prime elezioni parlamentari significative dopo la morte di Franco, rafforzando la transizione democratica. Il voto rappresenta un passo fondamentale verso l’istituzione di istituzioni politiche moderne e la definizione di un nuovo sistema costituzionale. La partecipazione popolare riflette la volontà di superare il passato autoritario e di costruire un equilibrio tra libertà civili, sviluppo economico e stabilità politica. Queste elezioni diventano un punto di riferimento per la democratizzazione in Europa meridionale.
21 novembre – Elezione di Muhammad Zia-ul-Haq in Pakistan
Muhammad Zia-ul-Haq consolida il suo potere in Pakistan, implementando riforme politiche, religiose ed economiche che trasformano la struttura del paese. Il suo regime militare introduce leggi ispirate alla sharia, modifica il sistema educativo e influenza la politica estera, con ripercussioni sul conflitto afghano e sulle dinamiche regionali. La leadership di Zia segna un periodo di autoritarismo e di forti interventi statali, con impatti duraturi sulla società civile, sulle istituzioni democratiche e sulla posizione internazionale del Pakistan.
27 novembre – Firma dell’accordo di pace tra Egitto e Israele
L’Egitto e Israele firmano un accordo preliminare volto a stabilizzare le relazioni dopo anni di conflitto armato, anticipando i futuri Accordi di Camp David. Il trattato prevede riconoscimento reciproco, cessate il fuoco e impegni per future trattative territoriali. L’accordo genera reazioni contrastanti in Medio Oriente, tra speranza di pace e resistenze interne, modificando le alleanze regionali e l’equilibrio geopolitico. Questo evento segna un punto di svolta nella diplomazia mediorientale, influenzando la politica estera americana e il coinvolgimento delle Nazioni Unite nella regione.
12 dicembre – Inaugurazione del Parlamento Europeo a Strasburgo
Il Parlamento Europeo viene ufficialmente inaugurato a Strasburgo, segnando un passo significativo verso l’integrazione politica ed economica europea. L’istituzione diventa luogo di dibattito e legislazione, promuovendo politiche comuni, diritti dei cittadini e cooperazione tra stati membri. Questo evento rappresenta un simbolo tangibile dell’impegno europeo per la costruzione di una comunità condivisa, favorendo lo sviluppo di normative unificate e di una rappresentanza politica sovranazionale che potrà influenzare le scelte economiche, sociali e culturali del continente negli anni successivi.
31 dicembre – Bilancio globale dell’anno 1979
Il 1979 si chiude come un anno di trasformazioni radicali e tensioni globali. Gli eventi principali includono rivoluzioni politiche in Medio Oriente e America Latina, elezioni democratiche in paesi europei e sudamericani, e importanti accordi internazionali. L’anno è segnato da una crescente interconnessione globale, con crisi geopolitiche che influenzano l’economia, la diplomazia e la società civile in tutto il mondo. La fine dell’anno invita a una riflessione sulla complessità dei processi storici, sulla capacità dei popoli di resistere a regimi autoritari e sulla necessità di nuove strategie di cooperazione internazionale.
1979 – Madre Teresa di Calcutta riceve il Premio Nobel per la pace.1979 - Uno scoppio nel pozzo petrolifero esplorativo di Ixtoc nel Golfo del Messico meridionale, causa la fuoriuscita in mare di circa 1.500.000 tonnellate di petrolio. La piattaforma petrolifera, di tipo "offshore", era proprietà dell'ente petrolifero statale messicano, la Pemex (acronimo per "Petróleos Mexicanos"). Tra metà e un terzo di questo petrolio bruciò causando un vasto inquinamento atmosferico, il resto si sparse nel Golfo del Messico sotto forma di chiazze gommose galleggianti. L'uso di solventi si dimostrò ampiamente insufficiente, così come a poco servì l'utilizzo di batteri in grado di biodegradare gli idrocarburi. Vennero rese non fruibili le coste del Messico, a partire dallo Yucatán, della Florida, del Texas, della Louisiana e del Mississippi. Il danno patito dal comparto turistico fu incalcolabile e protratto per anni. Le zone di riproduzione dei gamberi, le mangrovie, le spiagge ed i luoghi di nidificazione degli uccelli marini furono inquinati. A tutt'oggi sono del tutto assenti le colonie di ostriche e di molluschi bivalvi caratteristici del litorale statunitense. Anche le aragoste e le cannocchie di Cuba, così come i coralli di Panama, risultarono contaminate, a testimonianza che le correnti oceaniche avevano disperso il greggio anche in lontananza dal luogo del disastro. Migliaia di tartarughe marine furono sgomberate con gli aerei dalle spiagge messicane, pesantemente contaminate. Il plancton contaminato, poi, ha avviato la trasmissione della contaminazione a tutta la catena alimentare dell'ecosistema, fino a giungere ai predatori, pesci commestibili (tonni, merluzzi, cefali) e non (squali).Fino al disastro della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, nel 2010, che coinvolse nuovamente il Golfo del Messico, la fuoriuscita di greggio ad opera dell'esplosione del pozzo Ixtoc fu il più abbondante mai registrato. Ci vollero infatti 9 mesi per fermare la fuoriuscita del petrolio causata dall'esplosione della piattaforma. Una stima approssimativa sui costi totali è di almeno 1,5 miliardi di dollari del 1980, di cui meno di un terzo spesi per neutralizzare il pozzo, i restanti, per far fronte ai danni ambientali e sociali che la Pemex comunque non volle mai pagare.
1979 - Milano: Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, dopo aver testimoniato davanti a giudici statunitensi sui traffici di Michele Sindona, viene assassinato mentre rientra a casa.

18 gennaio – Terremoto a Corleto Perticara, Italia
Un violento terremoto colpisce la Basilicata, provocando danni significativi a edifici e infrastrutture. Nonostante la scarsa copertura mediatica rispetto ai grandi disastri, l’evento scuote le comunità locali e richiama l’attenzione sulle problematiche legate alla sicurezza sismica nel Sud Italia. La scossa evidenzia la vulnerabilità delle abitazioni tradizionali e stimola interventi di ricostruzione e prevenzione.
13 maggio – Terremoto in Italia meridionale
Un altro violento sisma colpisce l’Irpinia, causando migliaia di vittime e distruggendo interi paesi. È uno dei terremoti più devastanti della storia italiana recente, con oltre 2.500 morti e decine di migliaia di sfollati. La tragedia evidenzia carenze nella prevenzione e nella gestione delle emergenze, stimolando interventi di ricostruzione e modifiche legislative in materia di sicurezza antisismica.
8 giugno – Apertura dei Giochi Olimpici di Mosca
I Giochi Olimpici estivi si aprono a Mosca, nella Repubblica Sovietica, in un contesto di tensione internazionale dovuto al boicottaggio guidato dagli Stati Uniti per protestare contro l’invasione dell’Afghanistan. Nonostante la ridotta partecipazione, l’evento rappresenta un momento di celebrazione dello sport sovietico, con significative dimostrazioni di potere culturale e politico da parte dell’URSS.
6 agosto – Terremoto in Irpinia, Italia
Un sisma devastante colpisce la regione dell’Irpinia, causando migliaia di vittime e ingenti danni. La tragedia rivela la fragilità delle costruzioni locali e l’inefficienza delle prime operazioni di soccorso. La risposta statale e civile al disastro stimola discussioni politiche e sociali sulla prevenzione sismica e l’assistenza alle popolazioni colpite.
18 ottobre – Elezioni presidenziali negli Stati Uniti
Ronald Reagan viene eletto Presidente degli Stati Uniti, sconfiggendo il candidato democratico Jimmy Carter. La sua vittoria segna una svolta conservatrice nella politica americana, con enfasi sulla riduzione del ruolo dello Stato, la difesa militare e l’influenza economica del libero mercato. Il mandato di Reagan inaugura un’epoca di riforme politiche, economiche e culturali a livello nazionale e internazionale.
18 novembre – Uccisione di John Lennon a New York
Il celebre musicista dei Beatles, John Lennon, viene assassinato davanti al Dakota Building, la sua residenza a New York. L’evento scuote profondamente il mondo della musica e della cultura popolare globale. La morte di Lennon diventa simbolo della perdita di innocenza e della violenza urbana, generando commemorazioni e manifestazioni di solidarietà in tutto il mondo.





1980 - Istituzione della Sharia in Iran.

1980 - Antonio Chionna, appuntato carabiniere, viene ucciso durante una rapina di "autofinanziamento" del gruppo eversivo Prima Linea a Martina Franca (TA). Intervenuto per sventare una rapina ai danni della filiale della Banca Commerciale Italiana, venne ucciso nello scontro a fuoco con tre malviventi.
1980 – Milano, giovani terroristi delle BR assassinano Walter Tobagi, giornalista di punta del Corriere della Sera
1980 – Per le vie di Torino si compie la Marcia dei quarantamila. Si tratta di quadri, impiegati della Fiat, ma anche di operai e comuni cittadini che, inaspettatamente ed in contrapposizione ai sindacati, manifestano per il ritorno alla normalità della città, scossa dalle proteste per la messa in Cassa integrazione guadagni di ben 24.669 operai. Dal punto di vista sociale essa rappresenta l'emergere della cosiddetta Maggioranza silenziosa, piccolo borghesi affermatisi nella stagione del riflusso che saranno i nuovi protagonisti dell'Italia terziarizzata, a partire dagli anni ottanta.














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