1913 – Emily Davison, una suffragetta, si pone davanti al cavallo del Re, Anmer, durante il Derby di Epsom. Verrà calpestata e morirà pochi giorni dopo, senza aver mai ripreso conoscenza
Tra Belle Époque e catastrofe globale: il mondo tra 1900 e 1919
Introduzione
Il primo ventennio del Novecento costituisce un arco di tempo cruciale nella storia moderna: un’era segnata da grandi illusioni di progresso e modernità — la Belle Époque — che convergono in un periodo di guerra, rivoluzioni e crisi sistemiche. In quegli anni si manifestano intense lacerazioni politiche, sociali e culturali che getteranno le basi del XX secolo: il conflitto mondiale, il crollo degli imperi, la nascita dell’Unione Sovietica, e il trauma globale della pandemia dell’“influenza spagnola”. Questo saggio analizzerà come quegli eventi, intrecciandosi con innovazioni tecniche e movimenti politici, incarnarono la tensione tra modernità e fragilità del mondo contemporaneo.
1. Dall’egemonia liberal-capitalistica ai primi segni di crisi
All’inizio del secolo, il sistema internazionale era dominato da potenze coloniali e da un ordine liberale che credeva nella razionalità del progresso e dell’equilibrio tra Stati. In questo contesto, l’assassinio del presidente statunitense William McKinley nel 1901 dimostrò la vulnerabilità politica anche nelle democrazie consolidate, portando Theodore Roosevelt alla presidenza¹.
L’Europa viveva una condizione di apparente stabilità: alleanze bilanciate, corsa agli armamenti, e una fiducia diffusa nella scienza e nella tecnica. Ma sotto la superficie si accumulavano tensioni nazionaliste, rivendicazioni sociali e contraddizioni politiche.
Nel Balkano, le guerre del 1912–1913 (Prima guerra balcanica) costituirono un preludio al conflitto continentale: gli Stati balcanici si coalizzarono contro l’Impero ottomano per l’espansione territoriale e il controllo degli spazi strategici.
L’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo nel 1914, per mano del nazionalista serbo Gavrilo Princip, funse da miccia per lo scoppio del conflitto mondiale, imprimendo un’accelerazione al crollo dell’equilibrio europeo.
2. La Prima guerra mondiale: catastrofe bellica e trasformazione globale
Dal 1914 al 1918, la Prima guerra mondiale si estese velocemente oltre i confini europei, trasformandosi in guerra totale. La mobilitazione economica e umana, l’emergere di nuove tecnologie belliche (mitragliatrici, artiglieria pesante, gas, guerra di trincea) e la logistica moderna produssero una quantità mai vista di distruzione e perdite umane.
La guerra espose le fragilità dello Stato-nazione e mostrò quanto profondamente le società fossero penetrate da logiche militari e di massa. Il conflitto generò la dissoluzione degli imperi austro-ungarico, ottomano, tedesco e russo, aprendo la strada a nuove entità politiche.
Sul fronte interno, la guerra alimentò crisi alimentari, dislocamenti, radicalizzazione politica — che avrebbero favorito rivoluzioni e movimenti estremi nei decenni successivi.
3. Rivoluzione russa e nascita dell’Unione Sovietica
La Russia era già provata dalla guerra: perdite massicce, fallimenti militari, crisi economica e agitazioni sociali avevano eroso la legittimità dello zar Nicola II. Nel 1917, la Rivoluzione di Febbraio depose lo zar e portò alla formazione di un governo provvisorio; successivamente la Rivoluzione d’Ottobre, guidata dai bolscevichi di Lenin, instaurò un regime sovietico basato sui soviet e sulla dittatura del proletariato.
Tra il 1917 e il 1922, si sviluppò la guerra civile russa tra le forze bolsceviche (Armata Rossa) e quelle controrivoluzionarie (Armata Bianca), che culminò con la vittoria bolscevica e la creazione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) nel 1922.² Questo processo segnò una delle spartiacque principali del XX secolo: la nascita di uno stato socialista in contrasto ideologico con il mondo capitalista.
4. Il Trattato di Versailles, la pace punitiva e la pandemia
Nel 1919, la Conferenza di Parigi e il Trattato di Versailles imposero condizioni gravose alla Germania: perdite territoriali, riduzione dell’esercito, riparazioni onerose e responsabilità di guerra. Questa pace “vittoriosa” contribuì tuttavia a seminare rancore e revanscismo, che avrebbero favorito la radicalizzazione politica e l’ascesa dei regimi totalitari.
Contemporaneamente, tra il 1918 e il 1919, scoppiò la pandemia della “influenza spagnola”, che uccise decine di milioni di persone in tutto il mondo. Il conflitto bellico contribuì alla diffusione rapida del virus, intensificando i movimenti di truppe e il collasso sanitario delle nazioni belligeranti³. Questo doppio trauma — guerra e pandemia — accelerò un senso di frattura nell’immaginario collettivo e contribuì alla fine della fiducia nel progresso lineare.
5. Innovazione scientifica e crisi dell’età dell’ottimismo
Anche nel contesto del conflitto, le scienze e le tecniche continuarono a essere protagoniste. In fisica e in astronomia, si diffuse il campo interdisciplinare della "cosmical physics", che coniugava fenomeni terrestri e astronomici in un orizzonte unificato, fino al suo declino durante e dopo la Grande Guerra⁴.
Allo stesso tempo, l’esperienza bellica stimolò applicazioni tecnologiche — medicina di guerra, radiotelegrafia, uso dei gas — che però portarono anche a un disincanto nei confronti del mito illusorio della scienza come forza solo benefica.
Il conflitto e la rivoluzione radicalizzarono la percezione dei limiti e dei rischi della modernità. In molti ambienti intellettuali, si diffuse una crisi della ragione, accompagnata da movimenti culturali che rifiutarono il paradigma positivista.
Conclusione
Il periodo 1900–1919 rappresenta il momento in cui il progetto della moderna civiltà tecnica e liberale si schianta contro le sue contraddizioni. Le illusioni di progresso vengono violate dalla guerra, dalla rivoluzione e dalla pandemia, producendo un mondo frammentato e disorientato. I vincoli imposti dalla pace punitiva, la nascita dell’URSS e le pulsioni rivoluzionarie preparano i terreni del secolo successivo, in cui quelle tensioni si radicalizzeranno.
Note
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Sui fatti dell’assassinio di McKinley e la successione, v. “U.S. History Timeline: 1900–1949”, Infoplease. (InfoPlease)
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Per la storia della Rivoluzione russa e della guerra civile, cfr. History of Soviet Russia and the Soviet Union (1917–1927). (Wikipedia)
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Sul rapporto tra guerra e diffusione della pandemia spagnola, v. Yoneyama & Krishnamoorthy, Simulating the Spread of Influenza Pandemic of 1918-1919 Considering the Effect of the First World War. (arXiv)
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Sullo sviluppo e declino della “cosmical physics” come disciplina interdisciplinare tra 1890 e 1915, v. Helge Kragh, The rise and fall of cosmical physics: notes for a history, ca. 1850-1920. (arXiv)
Bibliografia
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Kragh, H., The rise and fall of cosmical physics: notes for a history, ca. 1850-1920.
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Yoneyama, T., Krishnamoorthy, M. S., Simulating the Spread of Influenza Pandemic of 1918-1919 Considering the Effect of the First World War.
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History of Soviet Russia and the Soviet Union (1917–1927).
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Infoplease, U.S. History Timeline: 1900–1949.
STORIA
Assassinio del presidente degli Stati Uniti William McKinley (1901): McKinley fu assassinato e succeduto da Theodore Roosevelt.
Prima guerra mondiale (1914-1918): Una delle guerre più distruttive della storia, coinvolse molte nazioni europee e portò a cambiamenti significativi nel mondo.
Rivoluzione russa (1917): La Rivoluzione di Febbraio e la Rivoluzione d'Ottobre portarono al rovesciamento dello zar e all'ascesa del regime bolscevico guidato da Vladimir Lenin.
Trattato di Versailles (1919): Il trattato che pose fine ufficialmente alla Prima Guerra Mondiale e impose pesanti condizioni alla Germania, contribuendo alle tensioni dell'era interbellica.
Influenza spagnola (1918-1919): Un'epidemia di influenza spagnola causò la morte di milioni di persone in tutto il mondo.
Prima guerra balcanica (1912-1913): Un conflitto tra gli stati balcanici per l'indipendenza dalla dominazione ottomana.
Assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria (1914): Questo evento scatenò l'inizio della Prima Guerra Mondiale.
Revoluzione messicana (1910-1920): Un periodo di agitazione politica e sociale in Messico che portò al rovesciamento del dittatore Porfirio Díaz e all'ascesa di Emiliano Zapata e Pancho Villa.
Proclamazione della Repubblica d'Irlanda (1916): L'insurrezione di Pasqua fu un evento chiave nel cammino verso l'indipendenza irlandese.
Trattato di Tordesillas (1920): Trattato che pose fine alla guerra tra Polonia e Sovietici, ridefinendo i confini tra i due paesi.
Trattato di Rapallo (1922): Questo accordo tra la Germania e l'Unione Sovietica riconobbe i rispettivi governi e promosse la cooperazione economica tra le due nazioni.

1907 - Il Panico del 1907, conosciuto anche come il Panico dei banchieri del 1907, è stato una crisi finanziaria che ha avuto luogo negli Stati Uniti quando la Borsa Valori di New York cadde del 50% dal suo picco dell'anno precedente. Il panico scoppiò durante un periodo di recessione economica, quando ci furono numerosi episodi di corsa agli sportelli nei confronti di banche e società fiduciarie. Il panico del 1907 alla fine si diffuse in tutta la nazione quando molte banche (statali e locali) e società dichiararono bancarotta. Le cause principali della corsa agli sportelli comprendono la contrazione della liquidità da parte di numerose banche newyorkesi, la perdita di fiducia tra i correntisti e l'assenza di un prestatore di ultima istanza stabilito dalla legge. La crisi ebbe luogo nell'ottobre 1907 dopo il fallimento di un tentativo di manipolazione del prezzo delle azioni della "United Copper Company". Quando questa operazione fallì, le banche che avevano prestato denaro per il progetto speculativo subirono episodi di corsa agli sportelli che si diffusero successivamente anche alle banche e fiduciarie affiliate, portando in una sola settimana al collasso della "Knickerbocker Trust Company" — la terza fiduciaria di New York per dimensione. Il tracollo della "Knickerbocker" diffuse apprensione nelle fiduciarie della città e le banche regionali prelevarono le proprie riserve dalle banche di New York. Il panico si estese in tutta la nazione quando un vasto numero di persone prelevò i propri depositi dalle banche locali. Il panico avrebbe potuto essere ancora maggiore se non ci fosse stato l'intervento del finanziere J.P. Morgan, che impegnò grandi somme di sua personale proprietà, e convinse gli altri banchieri di New York a fare lo stesso, per puntellare il sistema bancario. A quel tempo gli Stati Uniti non avevano una banca centrale che potesse re-iniettare liquidità nel mercato. A novembre il contagio finanziario si era in gran parte esaurito, eppure un'ulteriore crisi venne alla luce quando una grande impresa d'intermediazione si indebitò pesantemente utilizzando le azioni della "Tennessee Coal, Iron and Railroad Company" ("TC&I") come garanzia. Il crollo del prezzo delle azioni della "TC&I" fu evitato da una scalata autorizzata d'emergenza dal presidente anti-monopolista Theodore Roosevelt. L'anno seguente il senatore Nelson Aldrich istituì e presiedette una commissione per chiarire le cause della crisi e proporre future soluzioni, conducendo alla creazione del Sistema Bancario della Federal Reserve.
1908 – Tunguska (Siberia, Russia): una enorme esplosione devasta 2150 chilometri quadrati di foresta. Con "evento di Tunguska" si indicano le conseguenze verificatesi, in una località della Siberia, a seguito del possibile impatto o esplosione con vaporizzazione, di un asteroide sassoso di dimensioni comprese fra i 30 ed i 60 m di diametro che si muoveva a una velocità di almeno 15 chilometri al secondo (54.000 km/h). La deflagrazione del corpo celeste sarebbe avvenuta a un'altezza di 8 chilometri. La resistenza offerta dall'atmosfera può aver frantumato l'asteroide, la cui energia cinetica è stata convertita in energia termica. La conseguente vaporizzazione dell'oggetto roccioso ha causato un'immane onda d'urto che ha colpito il suolo, abbattendo decine di milioni di alberi e generando un bagliore visibile a 700 km circa di distanza. È il più importante evento esplosivo naturale registrato nella storia recente in prossimità della Terra.

1911 – Rivolta Wuchang, che porterà alla destituzione della dinastia Qing, l'ultima corte imperiale in Cina, e alla formazione della Repubblica Cinese
Sebbene l’eruzione abbia avuto questi effetti di vasta portata, la maggior parte delle persone al di fuori dell’Alaska non sapeva che un vulcano fosse esploso. Più sorprendente è che nessuno sapeva certamente quale dei molti vulcani della penisola dell’Alaska era responsabile di tutto questo, la maggior parte presumeva che fosse esploso il Monte Katmai ma si sbagliavano.
Nel XX secolo solo l'eruzione del 1991 del Pinatubo nelle Filippine arrivò a tali livelli, espellendo 11 chilometri cubi di tefrite.
L'eruzione si è conclusa con l'estrusione di un duomo di lava. Ceneri e depositi piroclastici in seguito all'eruzione formarono quella che venne chiamata la Valle dei Diecimila Fumi dal botanico Robert Griggs, che esplorò la regione del vulcano e del Monte Katmai per il National Geographic Society nel 1916.
1912 – Mentre è in campagna elettorale a Milwaukee, l'ex presidente statunitense Theodore Roosevelt viene ferito da William Schrank. Con la ferita aperta e il proiettile ancora all'interno, Roosevelt tiene comunque il suo discorso.
1914 – Olocausto ellenico: Secondo il console dell'Impero tedesco Kuchhoff: "L'intera popolazione greca di Sinope e della regione costiera di Kastanome è stata esiliata. Esilio e sterminio coincideranno, perché coloro che scamperanno all'uccisione moriranno di fame e malattie". L'espressione genocidio dei greci del Ponto è una controversa espressione utilizzata con riferimento alla storia dei greci del Ponto durante e dopo la prima guerra mondiale, tra 1914 e 1923. Che si tratti o meno di genocidio è oggetto di controversia tra la Turchia e la Grecia. Singoli stati degli Stati Uniti d'America hanno già votato risoluzioni volte a riconoscerlo come genocidio.

1914 - Prima guerra mondiale: Inizia la Prima battaglia della Marna - a nord-est di Parigi, la 6ª Armata francese, del generale Michel Joseph Maunoury, attacca le forze tedesche che stanno avanzando sulla capitale. Oltre due milioni di soldati prenderanno parte alla battaglia e 100.000 verranno uccisi o feriti, in questa significativa vittoria degli Alleati
1915 - Prima guerra mondiale: I Granatieri di Sardegna entrano in Monfalcone; è la redenzione della città.

1917 - Mata Hari, pseudonimo di Margaretha Geertruida Zelle (Leeuwarden, 7 agosto 1876 – Vincennes, 15 ottobre 1917), è stata una danzatrice e agente segreto olandese, condannata alla pena capitale per la sua attività di spionaggio durante la prima guerra mondiale. Danzatrice, avventuriera, donna fatale e soprattutto agente segreto, spia intrigante e misteriosa. Il suo nome è Mata Hari. Un personaggio capace di mettere in subbuglio l’Europa negli anni tra la Belle Epoque e la Prima Guerra Mondiale. Margareta Geertruida Zelle, questo il suo vero nome, nasce in Olanda nel 1876. Da giovane, dopo un matrimonio finito male, si trasferisce a Parigi. Fa la modella, la cavallerizza e si improvvisa danzatrice, sfruttando l’interesse e il successo della danze esotiche presso il pubblico francese. E diventa, ai primi del Novecento, una star internazionale, che fa perdere la testa agli uomini di tutta Europa. Ma la Prima Guerra Mondiale interrompe bruscamente la sua carriera. Per lei comincia un’altra “danza”: quella di spia, corteggiata tanto dai Francesi che dai Tedeschi e destinata a scivolare sul terreno del doppio gioco. E comincia una serie di viaggi che la portano in giro per l’Europa, fino in Spagna, a Madrid, tra visite all’ambasciata tedesca e lettere ai suoi amanti sparsi qua e là. Alla fine, decide di tornare a Parigi. Un passo falso che le costerà la vita: accusata di essere una spia al servizio dei tedeschi, confessa e viene condannata a morte. Ma per chi ha lavorato davvero Mata Hari rimane un mistero.
1918 – Prima guerra mondiale: inizia la battaglia di Vittorio Veneto


1918 - Il torpediniere Audace attracca a Trieste
1918 - Prima guerra mondiale: L'Austria-Ungheria accetta l'armistizio con gli Alleati. Le truppe del Regio Esercito italiano entrano a Trento

1918 – 11 Ansaldo S.V.A. dell'87ª squadriglia aeroplani "Serenissima" di D'Annunzio, lanciano manifesti sulla capitale dell'Impero austro-ungarico, impresa che passerà alla storia come volo su Vienna


1918 – Prima guerra mondiale – Nella Foresta delle Argonne in Francia, il Caporale statunitense Alvin C. York uccide 25 soldati tedeschi e ne cattura 132, praticamente da solo. La sua storia romanzata venne narrata nel film "Il sergente York (Sergeant York)" diretto da Howard Hawks su sceneggiatura di John Huston, con Gary Cooper.
1919 – Viene domata la Sollevazione Spartachista a Berlino. L'origine della rivolta fu una grande manifestazione convocata dai leader spartachisti Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg per protestare contro la rimozione del capo della polizia di Berlino Emil Eichhorn, esponente dell'USPD: la manifestazione sfuggì al controllo dei suoi stessi organizzatori e i manifestanti in armi eressero barricate nelle strade e si impossessarono di alcuni quartieri. Dopo alcuni negoziati il cancelliere tedesco Friedrich Ebert decise per l'intervento armato, facendo affluire nella capitale reparti fedeli al governo e membri dei freikorps, milizie volontarie di orientamento reazionario: meglio armate e organizzate, le forze governative furono ben presto capaci di avere ragione dei manifestanti spartachisti; Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, arrestati dai freikorps, furono sottoposti a maltrattamenti e poi assassinati.


1922 – Marcia su Roma di Mussolini
















































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