martedì 24 gennaio 2023

Corso di Fisica Meccanica: Lezione 7 Grafici del Moto

Grafici del Moto

I grafici del moto sono uno strumento potente per rappresentare e comprendere il comportamento di un oggetto in movimento. Tre tipi di grafici principali sono utilizzati per rappresentare il moto: grafici di posizione-tempo, grafici di velocità-tempo e grafici di accelerazione-tempo. Ecco come interpretarli e utilizzarli per comprendere meglio il moto di un oggetto:



Grafico di Posizione-Tempo:

Un grafico di posizione-tempo mostra come la posizione di un oggetto cambia nel tempo. L'asse delle ascisse rappresenta il tempo, mentre l'asse delle ordinate rappresenta la posizione. Ecco come interpretare un grafico di posizione-tempo:

Una linea retta sul grafico indica un moto uniforme. Se la pendenza della retta è positiva, l'oggetto si muove in avanti; se è negativa, l'oggetto si muove all'indietro. La pendenza rappresenta la velocità.

Curve più ripide indicano velocità maggiori.

Curve che si incurvano indicano accelerazione. Una curva crescente significa accelerazione positiva, mentre una curva decrescente indica accelerazione negativa.

Una linea orizzontale indica che l'oggetto è fermo, poiché la posizione non cambia nel tempo.


Grafico di Velocità-Tempo:

Un grafico di velocità-tempo mostra come la velocità di un oggetto cambia nel tempo. L'asse delle ascisse rappresenta il tempo, mentre l'asse delle ordinate rappresenta la velocità. Ecco come interpretare un grafico di velocità-tempo:

Una linea retta sul grafico indica un moto uniformemente accelerato. La pendenza della retta rappresenta l'accelerazione, mentre l'intercetta sull'asse delle ordinate rappresenta la velocità iniziale (v0).

Una curva sul grafico indica un cambiamento nella velocità. La pendenza della curva in un punto specifico rappresenta l'accelerazione istantanea in quel punto.


Grafico di Accelerazione-Tempo:

Un grafico di accelerazione-tempo mostra come l'accelerazione di un oggetto cambia nel tempo. L'asse delle ascisse rappresenta il tempo, mentre l'asse delle ordinate rappresenta l'accelerazione. Ecco come interpretare un grafico di accelerazione-tempo:

Una linea retta sul grafico indica un'accelerazione costante. La pendenza della retta rappresenta il valore costante dell'accelerazione.

Una curva sul grafico indica una variazione dell'accelerazione nel tempo.


Esempi di Rappresentazione Grafica:

Moto Uniforme: Un grafico di posizione-tempo di un moto uniforme sarà una retta con una pendenza costante. Un grafico di velocità-tempo in questo caso sarà una retta orizzontale, indicando una velocità costante.

Moto Uniformemente Accelerato: Un grafico di posizione-tempo di un moto uniformemente accelerato sarà una curva quadratica. Un grafico di velocità-tempo sarà una retta inclinata con una pendenza costante.

Variazione dell'Accelerazione: Un grafico di accelerazione-tempo per un oggetto che cambia accelerazione sarà una curva che non è una retta.


L'uso di grafici è cruciale per la comprensione e la rappresentazione del moto in modo visuale e intuitivo. I grafici permettono di visualizzare il comportamento di un oggetto in movimento e identificare i cambiamenti chiave nel tempo.


Moto Verticale

Il moto verticale è un movimento lungo l'asse verticale, spesso coinvolgente la gravità come forza predominante. Nelle discussioni sul moto verticale, si considerano generalmente due tipi di movimento: il lancio verticale verso l'alto e il lancio verticale verso il basso.

Lancio verticale verso l'alto:

Nel lancio verso l'alto, un oggetto viene lanciato verso l'alto con una certa velocità iniziale. La gravità agisce su di esso rallentandolo fino a farlo fermare momentaneamente prima di farlo tornare indietro. Durante il suo moto verso l'alto, la velocità diminuisce a causa dell'opposizione della gravità. Quando raggiunge l'altezza massima, la velocità diventa zero e poi inizia a cadere verso il basso.

Per calcolare l'altezza massima, il tempo di volo e la velocità di impatto, si possono utilizzare le equazioni del moto uniformemente accelerato.

Altezza massima:

L'altezza massima raggiunta durante il lancio verticale può essere calcolata utilizzando la seguente formula, supponendo che l'oggetto sia lanciato da un'altezza iniziale di zero:

h max  = v0^2/2g dove v0 è la velocità iniziale e g è l'accelerazione di gravità (circa 9.81m/s^2  sulla superficie terrestre).

Tempo di volo:

Il tempo impiegato dall'oggetto per raggiungere l'altezza massima e poi tornare a terra può essere calcolato come il doppio del tempo impiegato per raggiungere l'altezza massima:

Tvol = 2v0/g

Velocità di impatto:

La velocità con cui l'oggetto colpisce il suolo è la stessa con cui è stato lanciato verso l'alto, ma con direzione opposta (considerando l'assenza di resistenza dell'aria):

vimp =v0 

Lancio verticale verso il basso:

Quando un oggetto cade liberamente sotto l'effetto della gravità, si muove con un'accelerazione costante. Se l'oggetto viene rilasciato da una certa altezza, la sua velocità aumenta man mano che cade verso il basso.

L'equazione per calcolare l'altezza dalla quale cade un oggetto è data da:

h= gt^2/2 dove t è il tempo trascorso e g è l'accelerazione di gravità.

La velocità dell'oggetto quando colpisce il suolo può essere calcolata utilizzando:

v imp =gt

In entrambi i casi, queste equazioni derivano dal moto uniformemente accelerato con accelerazione costante dovuta alla gravità lungo l'asse verticale.

È importante notare che questi calcoli sono ideali e presuppongono condizioni come l'assenza di resistenza dell'aria e l'accelerazione costante dovuta alla gravità. In condizioni reali, possono esserci variazioni dovute a diversi fattori ambientali.


Lancio di Proiettili

Il moto dei proiettili può essere descritto come un moto parabolico, che può essere suddiviso in due componenti: il moto orizzontale e il moto verticale.

Moto Orizzontale:

Il proiettile si muove con moto uniforme lungo l'asse orizzontale, il che significa che non subisce alcuna accelerazione lungo questa direzione.

La formula del moto uniforme è: 

distanza=velocita×tempo

x=vt, dove x è la distanza percorsa, v è la velocità orizzontale e t è il tempo.

Moto Verticale:

Il proiettile subisce un'accelerazione verso il basso a causa della forza di gravità. Questo è un esempio di moto uniformemente accelerato.

La formula del moto uniformemente accelerato è: 

d=ut+ ½ at^2 , dove d è la distanza percorsa verticalmente, u è la velocità iniziale verticale, t è il tempo e a è l'accelerazione (che nella maggior parte dei casi è l'accelerazione dovuta alla gravità, approssimativamente 9.81 m/s^2 ).

Per calcolare la traiettoria di un proiettile, è necessario considerare sia la componente orizzontale che quella verticale del moto separatamente e poi combinarle per ottenere la traiettoria completa.


Supponiamo che il proiettile venga sparato con una certa velocità iniziale 

v0 a un angolo θ rispetto all'orizzontale. Quindi, la velocità iniziale può essere scomposta in due componenti: 

v0x =v0 ⋅cos(θ) per il moto orizzontale e 

v0y =v0 ⋅sin(θ) per il moto verticale.

Utilizzando le formule del moto uniforme e del moto uniformemente accelerato, è possibile calcolare la posizione del proiettile in qualsiasi istante di tempo lungo la sua traiettoria.

Il tempo di volo del proiettile può essere calcolato utilizzando la componente verticale del moto e l'equazione che descrive l'ascesa e la discesa del proiettile a causa della gravità. Una volta noto il tempo di volo, è possibile calcolare la distanza massima percorsa utilizzando la componente orizzontale del moto.

I calcoli possono diventare complessi a seconda delle specifiche condizioni iniziali e delle variabili coinvolte, ma seguendo queste formule e principi, è possibile stimare la traiettoria di un proiettile in un moto parabolico.


Moto Circolare

Il moto circolare è un tipo di movimento in cui un oggetto si muove lungo una traiettoria circolare. Durante questo moto, l'oggetto descrive un percorso intorno a un punto centrale, che può essere fisso o mobile.

Ecco alcuni concetti chiave relativi al moto circolare:


Velocità angolare (ω):

La velocità angolare è la velocità con cui un oggetto si muove lungo un percorso circolare ed è definita come l'angolo attraversato nell'unità di tempo.

Si esprime in radianti al secondo (rad/s). Un giro completo corrisponde a 

2π radianti.

La relazione tra la velocità lineare v e la velocità angolare ω è data da 

v=r⋅ω, dove r è il raggio del cerchio.

Accelerazione centripeta:

È l'accelerazione diretta verso il centro della traiettoria circolare. È responsabile per la deviazione dell'oggetto dalla retta tangente alla traiettoria.

La sua formula è ac =r⋅ω^2 oppure ac = rv^2 , dove r è il raggio della circonferenza, ω è la velocità angolare e v è la velocità lineare.

Periodo di rivoluzione (T):

Il periodo di rivoluzione è il tempo impiegato da un oggetto per compiere un giro completo lungo la traiettoria circolare.

È inversamente proporzionale alla velocità angolare: 

T= 2π/ω .

Le applicazioni del moto circolare sono diffuse in diversi contesti:

Giostra: Le giostre ruotano intorno a un punto centrale. La combinazione di velocità angolare e accelerazione centripeta crea la sensazione di movimento e accelerazione verso l'esterno o verso l'interno per i passeggeri.

Veicoli che percorrono curve: Quando un veicolo si muove lungo una curva, subisce un moto circolare. La forza centripeta necessaria per curvare il percorso è fornita dalla frizione dei pneumatici con la strada.

Satelliti in orbita: I satelliti in orbita attorno alla Terra seguono un percorso circolare o ellittico. La velocità angolare determina l'orbita del satellite e l'accelerazione centripeta è fornita dalla forza di gravità terrestre.

Il moto circolare è fondamentale in molti campi scientifici e ingegneristici e fornisce la base per comprendere il funzionamento di molte macchine e fenomeni naturali.






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