Rivoluzione cinese (1927-1949): La lotta tra il Kuomintang e il Partito Comunista Cinese culminò nella vittoria dei comunisti e nella creazione della Repubblica Popolare Cinese sotto la leadership di Mao Zedong.
Grande Depressione (1929-1939): Questo periodo di grave crisi economica colpì l'intero mondo, portando a disoccupazione di massa, povertà e instabilità economica.
Ascesa di Adolf Hitler in Germania (1933): Hitler divenne cancelliere e iniziò a instaurare il regime nazista, portando alla Seconda Guerra Mondiale.
Seconda Guerra Mondiale (1939-1945): Un conflitto mondiale che coinvolse molte nazioni e causò enormi perdite di vite umane e distruzione.
Olocausto (1941-1945): Durante la Seconda Guerra Mondiale, il regime nazista di Hitler portò a termine un genocidio contro gli ebrei e altre minoranze, uccidendo milioni di persone.
Liberazione dell'Europa (1944-1945): Le forze alleate sconfissero le forze dell'Asse e liberarono l'Europa dall'occupazione nazista.
Conferenza di Yalta (1945): I leader delle potenze alleate si incontrarono per pianificare il futuro dell'Europa e del mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (1945): Gli Stati Uniti sganciarono due bombe atomiche sul Giappone, portando alla resa giapponese e al termine della Seconda Guerra Mondiale.
Creazione delle Nazioni Unite (1945): Questa organizzazione internazionale fu fondata per promuovere la cooperazione internazionale, la pace e la sicurezza mondiale.
Indipendenza dell'India (1947): L'India ottenne l'indipendenza dal dominio britannico e fu spartita in India e Pakistan.
Inizio della Guerra Fredda (fine anni '40): Emerse una crescente rivalità tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica, portando a una divisione geopolitica del mondo.
Creazione dello stato di Israele (1948): Lo stato di Israele fu istituito, segnando un importante sviluppo nel conflitto israelo-palestinese.
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948): Le Nazioni Unite adottarono questa dichiarazione, stabilendo i diritti fondamentali di tutti gli esseri umani.
Primo computer elettronico (ENIAC, 1946): L'ENIAC fu il primo computer completamente elettronico, segnando l'inizio dell'era dei calcolatori digitali.
1926 – George Bernard Shaw rifiuta di accettare il premio in denaro del suo Premio Nobel, dicendo, "Posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite, ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobel."
1927 – Stati Uniti: nonostante le proteste nazionali, vengono giustiziati gli anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
1927 – Proiezione de Il cantante di jazz, primo film sonoro
1928 – Esce il cortometraggio animato Steamboat Willie, il primo cartone sonoro completamente sincronizzato, diretto da Walt Disney e Ub Iwerks, nel quale appaiono per la seconda volta Topolino e Minnie
1928 – Amelia Earhart diventa la prima donna ad attraversare in aeroplano l'Oceano Atlantico1929 - A Hollywood, California vengono consegnati per la prima volta gli Academy Awards (Premio Oscar)
1934 – La notte tra il 29 e il 30 giugno ha luogo la cosiddetta notte dei lunghi coltelli, epurazione nazista dei vertici della Sturmabteilung e degli oppositori di Adolf Hitler. La notte dei lunghi coltelli (la traduzione in tedesco è Nacht der langen Messer, ma in Germania l'evento è ricordato come Röhm-Putsch, secondo l'espressione coniata dal regime nazista) fu l'epurazione avvenuta per mano delle SS che ebbe luogo in Germania per ordine di Adolf Hitler fra il 29 giugno e il 30 giugno 1934, coinvolgendo i vertici delle SA - le squadre d'assalto naziste - riuniti nella cittadina di Bad Wiessee, unitamente ad altri oppositori del regime, vecchi nemici o ex compagni politici di Hitler, e anche alcune persone estranee alla vita politica o militare tedesca. Secondo i dati forniti il 13 luglio dallo stesso Cancelliere del Reich, furono assassinate 71 persone, ma il totale delle vittime fu stimato tra le 150 e 200; di 85 di esse si conosce il nome.
1935 - Fine della Lunga Marcia. Fu una gigantesca ritirata militare intrapresa dall'Armata Rossa cinese (solo in seguito chiamato Esercito di liberazione del popolo) per ritirarsi, nel 1934, al "quinto accerchiamento" da parte delle truppe del Kuomintang agli ordini di Chiang Kai-shek.
1935 - Prima radiotrasmissione di "Le avventure di Dick Tracy". Dick Tracy è un personaggio immaginario dei fumetti statunitense creato da Chester Gould.
1937 – Anteprima di Biancaneve e i sette nani al Carthay Circle Theater di Hollywood
1938 - Reichskristallnacht (Notte dei cristalli), pogrom contro gli ebrei in Germania
1939 – Progetto Manhattan: al presidente statunitense Franklin D. Roosevelt viene consegnata una lettera firmata da Albert Einstein, che incita gli Stati Uniti a sviluppare rapidamente un programma per la realizzazione della bomba atomica
1940 - Kamikaze è una parola giapponese, di solito tradotta come "vento divino" (kami significa "divinità", un termine fondamentale nello shintoismo, e kaze sta per "vento"; ka inspirare e ze espirare). Internazionalmente e in generale è riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi (su aerei carichi di esplosivo) contro le navi alleate verso la fine della campagna del pacifico nella seconda guerra mondiale. Il termine è mutuato dal nome di un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione mongola inviata da Kublai Khan nel 1281. In Giappone la parola "kamikaze" viene riferita a questo tifone. Gli attacchi aerei furono l'aspetto predominante e meglio conosciuto di un uso più ampio di attacchi — o piani — suicidi da parte di personale giapponese, inclusi soldati che indossavano esplosivo ed equipaggi di navi cariche di bombe. In giapponese la locuzione usata per le unità che eseguivano questi attacchi è tokubetsu kōgeki tai lett."unità d'attacco speciale"), solitamente abbreviato in tokkōtai. Nella seconda guerra mondiale le squadre suicide provenienti dalla Marina imperiale giapponese furono chiamate shinpū tokubetsu kōgeki tai, dove shinpū è la lettura-on (cinese) dei kanji che formano la parola "kamikaze"; le formazioni kamikaze delle forze aeree dell'Esercito imperiale giapponese erano invece denominata unità Shinbu. Dalla fine della seconda guerra mondiale, la parola kamikaze è stata applicata a una varietà più ampia di attacchi suicidi, in altre parti del mondo ed in altre epoche. Esempi di questi includono Selbstopfer nella Germania nazista durante la seconda guerra mondiale ed attentati suicidi di natura terroristica e militare. L'uso internazionale corrente del termine kamikaze per identificare attentati suicidi di natura terroristica - o di qualsiasi altra natura - non viene adottato dalla stampa nipponica, che invece gli preferisce jibaku tero, abbreviazione della locuzione anglo-giapponese jibaku terorisuto (lett. "terroristi autoesplodenti"?).
1942 – Seconda guerra mondiale: gli alleati compiono un devastante bombardamento sulla città di Genova che si protrae per tutta la notte uccidendo parecchie centinaia di civili, spazzando via gli antichi sestrieri e annientando patrimonio artistico della città. Viene rasa al suolo la Galleria delle Grazie e i 354 rifugiati al suo interno.
1942 - Progetto Manhattan: sotto le lavanderie di Stagg Field, all'Università di Chicago, un gruppo guidato da Enrico Fermi dà il via alla prima reazione nucleare a catena auto-sostenuta. L'evento viene annunciato al presidente statunitense Franklin D. Roosevelt con il messaggio in codice: «il navigatore italiano è sbarcato nel nuovo mondo»
La ricerca sull'energia nucleare e la lettera a Roosevelt
Nel 1919 il fisico neozelandese Ernest Rutherford, nell'ambito della ricerca sull'atomo in corso dall'inizio del XX secolo soprattutto nelle università di Cambridge, Gottinga e Copenaghen, aveva eseguito con successo il primo rivoluzionario esperimento di quella che egli definì "disintegrazione dell'atomo"; questo fenomeno, sulla base dei calcoli teorici eseguiti con le celebri formule della relatività di Albert Einstein, sembrava poter liberare una enorme quantità di energia. La ricerca dei fisici mondiali, largamente autonoma ma interconnessa per la costante circolazione delle idee tra di essi, proseguì negli anni venti con gli studi del danese Niels Bohr e del tedesco Werner Karl Heisenberg sulla nuova meccanica quantistica, in grado di prevedere il comportamento delle particelle subatomiche.
Il chimico tedesco Otto Hahn nel 1938 per la prima volta descrisse, insieme a Fritz Strassmann, la fissione nucleare dell'uranio.
Dall'inizio degli anni trenta la ricerca teorica dei fisici mondiali produsse continue e sensazionali scoperte; nel 1932 il britannico James Chadwick dimostrò l'esistenza del neutrone, nel 1934 l'italiano Enrico Fermi descrisse la formazione di isotopi attraverso il bombardamento dell'atomo con neutroni; nel 1938 i tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann riprodussero il fenomeno che essi denominarono fissione nucleare e Lise Meitner e Otto Frisch analizzarono meglio il fenomeno, in particolare sull'uranio, affermando che questo elemento, essendo particolarmente instabile, fosse facilmente divisibile, provocando la liberazione di una quantità enorme di energia. Gli esperimenti sulla fissione nucleare furono riprodotti sperimentalmente in molti laboratori alla fine degli anni trenta, sia in Europa che negli Stati Uniti, dove, all'Università di Berkeley, era già stato costruito, su progetto del fisico Ernest Orlando Lawrence all'inizio del decennio, il primo acceleratore di particelle, denominato ciclotrone. Un momento decisivo della ricerca nucleare era, in realtà, già stato raggiunto nel 1933, quando per la prima volta il fisico ebreo ungherese fuoriuscito, Leó Szilárd, residente in Gran Bretagna, aveva formulato la teoria di una possibile reazione a catena di fissioni nucleari in grado di autosostenersi.
Il fisico ungherese Leó Szilárd (a sinistra) convinse Albert Einstein (a destra) a scrivere una lettera al presidente Franklin Delano Roosevelt per invitarlo ad accelerare la ricerca sulla bomba atomica
Szilard non era solo un brillante fisico teorico, ma comprendeva anche le possibili implicazioni globali dei risultati della ricerca scientifica; egli nel 1938 era particolarmente allarmato dalla possibile applicazione degli studi sulla fissione nucleare nel campo delle armi e della guerra, quindi, insieme ad altri due eccellenti fisici ebrei ungheresi fuoriusciti, Edward Teller e Eugene Wigner, temeva che la Germania nazista potesse sfruttare le scoperte dei suoi preparatissimi scienziati per costruire una nuova "super-bomba" sfruttando l'energia nucleare. Inizialmente i tre scienziati di origine ungherese si preoccuparono della possibilità che i tedeschi ottenessero l'uranio per la fissione dalle miniere del Congo belga e quindi decisero di parlare con Albert Einstein, il fisico più autorevole e famoso del mondo, per convincerlo a scrivere una lettera alla regina del Belgio, che egli conosceva personalmente, per invitarla a non vendere l'uranio alla Germania nazista. Il 16 luglio 1939 Szilard e Wigner si recarono sull'isola di Long Island e incontrarono Einstein, che approvò subito la loro richiesta e dettò una sua lettera, trascritta in tedesco da Wigner, indirizzata all'ambasciatore belga negli Stati Uniti. L'intervento dell'economista Alexander Sachs, che era stato informato da un amico di Szilard delle intenzioni dei tre scienziati ungheresi, cambiò completamente la situazione: Sachs si incontrò con Szilard e affermò che la cosa più opportuna da fare era informare il presidente Franklin Delano Roosevelt, che egli conosceva personalmente e a cui avrebbe consegnato direttamente la lettera di Einstein. Edward Teller si accordò con Sachs e quindi Szilard preparò in tedesco una lettera a Roosevelt sulla base del testo iniziale di Einstein, spedendola poi per l'approvazione a Long Island. Il 30 luglio 1939 Einstein, Teller e Szilard si incontrarono di nuovo e compilarono una nuova versione della lettera; alcuni giorni dopo Szilard rielaborò il testo insieme a Sachs, inviando ad Einstein una versione "breve" e una versione "lunga" della lettera al presidente. Il fisico tedesco approvò la versione "lunga" della lettera che poi Szilard inviò a Sachs il 15 agosto 1939. Sachs intendeva leggere personalmente la lettera a Roosevelt per suscitare maggiormente la sua attenzione, ma, a causa delle vicende politiche internazionali dominate dall'inizio della guerra in Europa il 1º settembre 1939, non gli fu possibile vedere subito il presidente. Nonostante lo scetticismo di Szilard e Wigner per i continui rinvii di Sachs, questi finalmente incontrò Roosevelt l'11 ottobre 1939 e gli lesse una sua rielaborazione sintetica della lettera di Einstein e Szilard. Sachs fu particolarmente convincente e il presidente comprese che si trattava "di fare in modo che i nazisti non facciano saltare in aria noi"; Roosevelt decise di costituire un primo comitato sotto la direzione del capo del National Bureau of Standards Lyman Briggs. Briggs tenne la prima riunione del nuovo "Comitato consultivo per l'uranio" il 21 ottobre 1939 a Washington, nella sede del dipartimento del commercio; vi presero parte nove persone, tra cui, oltre a Briggs, Szilard, Wigner e Teller, Sachs e i rappresentanti militari, il tenente colonnello Adamson, dell'U.S. Army, e il comandante Hoover, della U.S. Navy. Szilard iniziò la discussione affermando che c'era la possibilità di costruire una bomba all'uranio mediante una reazione a catena con una potenza distruttiva equivalente a quella di 20.000 tonnellate di esplosivo convenzionale, ma il tenente colonnello Adamson intervenne manifestando con sarcasmo il suo scetticismo. Dopo alcuni interventi teorici che evidenziarono le difficoltà scientifiche ancora da superare, Briggs e Sachs difesero la ricerca dei fisici ungheresi e sottolinearono soprattutto le sue implicazioni potenzialmente decisive per la difesa degli Stati Uniti. A questo punto intervenne Teller che sostenne le tesi di Szilard e richiese, su esplicita domanda del comandante Hoover, 6.000 dollari per "comprare la grafite"; seguì un nuovo intervento polemico del tenente colonnello Adamson che sminuì l'importanza delle "nuove armi" che, a suo parere, non vincevano le guerre. Dopo un duro scontro con Wigner, alla fine Adamson appoggiò la richiesta di denaro per continuare la ricerca. Il 1º novembre 1939 il Comitato consultivo per l'uranio compilò un primo rapporto che venne inviato al presidente Roosevelt che lo lesse il 17 novembre; il documento affermava che la ricerca sulla "reazione a catena" poteva essere utile come fonte di energia per i sottomarini e forse anche come "possibile fonte di bombe" più distruttive di "qualsiasi cosa oggi conosciuta"; il comitato richiedeva adeguati finanziamenti per "un'accurata ricerca". Il presidente Roosevelt apparve interessato e inserì il documento nel suo schedario personale ma per il momento non prese alcun'altra iniziativa concreta.
Gli inizi del programma atomico statunitense
I mesi successivi alla prima riunione del Comitato consultivo sull'uranio furono particolarmente deludenti per Szilard e i fisici ungheresi; non si ebbero nuove notizie durante l'inverno e solo a febbraio 1940 l'aiutante militare del presidente Roosevelt convocò Briggs da cui seppe che al momento si era ancora in attesa dei risultati delle ricerche di Fermi, finanziate con i 6.000 dollari iniziali, sulla funzione della grafite come "assorbitore" di neutroni. Szilard era sempre più preoccupato; mentre completava un suo studio teorico sulle "reazioni a catena divergenti", era venuto a conoscenza del lavoro su esperimenti con uranio e acqua del gruppo francese dei fratelli Joliot-Curie e soprattutto di ricerche segrete sull'uranio svolte dai tedeschi all'Istituto Kaiser Wilhelm. Egli quindi decise nuovamente di consultare Einstein, e i due fisici scrissero una nuova lettera indirizzata a Sachs che a sua volta cercò ripetutamente di contattare Roosevelt, il quale il 5 aprile 1940 rispose a Sachs confermando la fiducia in Briggs e convocando una nuova riunione del Comitato per l'uranio per il 27 aprile. La seconda riunione del "Comitato per l'uranio" guidato da Briggs fu ancor più deludente della prima; in questa occasione vennero presentati i risultati dei lavori sull'uranio intrapresi da varie università americane che sembravano escludere la possibilità di una reazione a catena esplosiva utilizzando i neutroni lenti sull'uranio naturale o sull'isotopo Uranio-238; inoltre, i calcoli sulla massa critica necessaria, sviluppati da Teller, facevano supporre la necessità di una quantità di uranio enorme, dell'ordine di alcune decine di tonnellate che avrebbe reso praticamente impraticabile la costruzione di ordigni bellici funzionali e utilizzabili[20]. Già in precedenza scienziati europei avevano ugualmente cercato di calcolare la massa critica necessaria e il francese Francis Perrin aveva creato una formula matematica con la quale aveva calcolato la necessità di 44 tonnellate di uranio. In realtà, quasi contemporaneamente due fisici tedeschi emigrati in Gran Bretagna erano giunti a conclusioni completamente diverse che avrebbero segnato un passo decisivo verso la costruzione della bomba atomica; Otto Frisch e Rudolf Peierls, infatti, in un primo tempo dimostrarono la possibilità di ottenere con facilità la separazione dei vari isotopi dell'uranio mediante il metodo della termodiffusione gassosa; quindi ipotizzarono la possibilità di una reazione a catena esplosiva utilizzando i neutroni veloci e l'isotopo Uranio-235, calcolarono la massa critica con questo isotopo e giunsero alla sorprendente conclusione che in questo caso per innescare la reazione a catena sarebbe stata sufficiente una quantità di Uranio-235 di mezzo chilo o un chilo; infine, Peierls calcolò che la reazione a catena si sarebbe sviluppata in tempi rapidissimi provocando effetti esplosivi straordinari. I due fisici riportarono le loro conclusioni in due documenti che, oltre ad illustrare le scoperte sulla massa critica e sulla reazione a catena, analizzavano anche l'importanza politico-militare di una "super-bomba" nel contesto della guerra mondiale in corso. Le relazioni di Frisch e Peierls furono inviate, nel febbraio 1940, a Henry Tizard, il presidente del Comitato britannico di "supervisione scientifica", che coordinava l'applicazione della scienza alla guerra. Alla Columbia University il fisico Enrico Fermi costruì un prototipo di reattore nucleare, usando varie configurazioni di grafite e uranio. Vannevar Bush, direttore della Carnegie Institution di Washington, organizzò il National Defense Research Committee nel 1940, per mobilizzare le risorse scientifiche degli Stati Uniti in supporto allo sforzo bellico. Vennero creati nuovi laboratori, compresi il Radiation Laboratory del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che aiutò nello sviluppo del radar, e l'Underwater Sound Laboratory di San Diego, che sviluppò il sonar. Anche il National Defense Research Council (NDRC) si occupò del Progetto uranio quando venne presentato il programma di ricerca di Briggs. Nel 1940, Bush e Roosevelt crearono l'Office of Scientific Research and Development per ampliare questi sforzi. Il Progetto uranio non aveva ancora fatto molti progressi nell'estate del 1941, quando giunse voce delle ricerche in Gran Bretagna di Otto Frisch e Fritz Peierls. La National Academy of Science propose uno sforzo colossale per costruire armi atomiche e Bush creò un comitato speciale, il comitato S-1, per dirigere questo sforzo. Ancor prima di prendere questa decisione, i giapponesi bombardarono Pearl Harbor il 7 dicembre 1941 e gli Stati Uniti entrarono in guerra. Ai Metallurgical Laboratory (nome di copertura) dell'Università di Chicago, ai Radiation Laboratory dell'Università della California e nel dipartimento di fisica della Columbia University, gli sforzi per preparare il materiale fissile (uranio o plutonio) per una bomba vennero accelerati. L'uranio-235 doveva essere separato dalla restante matrice metallica dell'uranio naturale, costituita essenzialmente da uranio-238 non fissile. Ciò era indispensabile per costruire la bomba all'uranio, mentre altri test avevano mostrato che l'elemento artificiale plutonio-239 era ottenibile per irraggiamento neutronico dell'uranio durante il funzionamento della pila di Fermi. A partire dal 1942, grossi impianti vennero costruiti all'Oak Ridge National Laboratory (Site X) in Tennessee e all'Hanford Site (Site W) nello Stato di Washington, per produrre questi materiali. Quando gli Stati Uniti entrarono nella Seconda Guerra Mondiale, nel dicembre 1941, diversi progetti erano già in corso, per investigare la separazione dell'uranio-235 fissionabile dall'uranio-238, la produzione del plutonio e la fattibilità delle pile nucleari e delle esplosioni. Il fisico e Premio Nobel Arthur Compton organizzò il Metallurgical Laboratory dell'Università di Chicago all'inizio del 1942 per studiare il plutonio e le pile a fissione. Compton chiese al fisico teorico Robert Oppenheimer, dell'Università della California, di studiare la fattibilità di un'arma atomica. Nella primavera del 1942, Oppenheimer e Robert Serber, dell'Università dell'Illinois, lavorarono sul problema della diffusione di neutroni (come i neutroni si muovono in una reazione a catena) e sull'idrodinamica (come l'esplosione prodotta dalla reazione a catena potrebbe comportarsi). Per rivedere questo lavoro e la teoria generale delle reazioni di fissione, Oppenheimer riunì una sessione estiva all'Università della California nel giugno 1942. I teorici Hans Bethe, John Van Vleck, Edward Teller, Felix Bloch, Richard Chace Tolman ed Emil Konopinski conclusero che una bomba a fissione era fattibile. Gli scienziati suggerirono che tale reazione venisse iniziata assemblando una massa critica (una quantità di esplosivo nucleare che potesse sostenerla); ciò era realizzabile in due modi diversi: sparando una contro l'altra due masse sotto-critiche di plutonio o uranio-235, oppure facendo implodere una sfera cava composta da questi materiali ricoperti di esplosivo ad alto potenziale. In mancanza di migliori dati sperimentali, questo era tutto ciò che si poteva fare. Teller vide un'altra possibilità: circondando una bomba a fissione con deuterio e trizio, era possibile costruire una "super-bomba" molto più potente. Questo concetto si basava su studi della produzione di energia nelle stelle fatti da Bethe nel 1938. Quando l'onda prodotta dalla detonazione della bomba a fissione si muove attraverso una miscela di nuclei di deuterio e trizio, questi si fondono assieme producendo più energia di quella della fissione, in un processo di fusione termonucleare, esattamente come gli elementi fusi nel sole producono calore e luce. Bethe era scettico, e quando Teller spinse per la sua "super-bomba" proponendo schema dopo schema, Bethe li rigettò tutti. Quando Teller sollevò la possibilità che una bomba atomica potesse incendiare l'atmosfera, comunque, egli instillò una preoccupazione che non si estinse completamente fino al Trinity test, anche se Bethe mostrò, teoricamente, che non poteva succedere. La conferenza estiva, i risultati della quale furono riassunti da Serber nel "The Los Alamos Primer" (LA-1), fornì le basi teoriche per la costruzione della bomba atomica, che sarebbe diventato il compito principale a Los Alamos durante la guerra, e l'idea della bomba H, che sarebbe stata perseguita nei laboratori del dopoguerra. Una questione cruciale rimase in sospeso, circa le proprietà dei neutroni veloci. John Manley, un fisico dei Metallurgical Laboratory, venne incaricato di aiutare Oppenheimer a trovare risposte a queste questioni, coordinando diversi gruppi di fisica sperimentale sparsi per tutta la nazione. Le misurazioni delle interazioni di neutroni veloci con i materiali di una bomba sono essenziali perché il numero di neutroni prodotti nella fissione dell'uranio e del plutonio devono essere noti, poiché la sostanza che circonda il materiale nucleare deve avere la capacità di riflettere o spargere i neutroni dentro alla reazione a catena prima dell'esplosione per poter aumentare l'energia prodotta. Quindi le proprietà di diffusione dei neutroni, dei materiali, dovettero essere misurate per poter trovare i migliori riflettenti. Stimare il potere esplosivo richiede conoscenza di molte proprietà nucleari, compresa la "sezione d'urto" (una misura della probabilità dell'incontro tra particelle che risulti in uno specifico effetto) per i processi nucleari dei neutroni nell'uranio e in altri elementi. I neutroni veloci possono essere prodotti solo negli acceleratori di particelle, che erano ancora strumenti relativamente poco diffusi nei dipartimenti di fisica del 1942. Il bisogno di un miglior coordinamento era chiaro. Nel settembre 1942, le difficoltà connesse con la conduzione di studi preliminari sulle armi atomiche in università sparse per tutti gli Stati Uniti, indicarono il bisogno di un laboratorio dedicato unicamente a quello scopo. Tale bisogno era però oscurato dalla richiesta di impianti di produzione per l'uranio-235 e il plutonio, i materiali fissili che avrebbero fornito l'esplosivo nucleare. Vannevar Bush, il capo dell'Office of Scientific Research and Development (OSRD), chiese al presidente Franklin Roosevelt di assegnare ai militari le operazioni su larga scala connesse con il rapido evolversi del Progetto uranio. Roosevelt scelse che l'esercito lavorasse con l'OSRD nella costruzione degli impianti di produzione. Il genio militare scelse il colonnello James C. Marshall per supervisionare la costruzione degli impianti per la separazione degli isotopi di uranio e la produzione di plutonio per la bomba. Gli scienziati dell'OSRD esplorarono diversi metodi di produzione del plutonio e di separazione dell'uranio-235 dall'uranio naturale ma nessuno di questi era pronto per la produzione (ne erano state preparate solo quantità microscopiche). Solo un metodo, la separazione elettromagnetica, sviluppato da Ernest Orlando Lawrence ai Radiation Laboratory di Berkeley, sembrava promettente per la produzione su larga scala. Ma gli scienziati non potevano smettere di studiare altri metodi potenziali di produzione del materiale fissionabile, poiché era molto costoso e perché non ci si poteva attendere che solo con questo si potesse produrre abbastanza materiale prima della fine della guerra. Marshall e il suo delegato, colonnello Kenneth Nichols, dovettero lottare per comprendere il processo e gli scienziati con cui dovevano lavorare. Scagliati all'improvviso nel nuovo campo della fisica nucleare, si sentirono incapaci di distinguere tra preferenze tecniche e personali. Anche se decisero che un sito vicino a Knoxville, Tennessee, sarebbe stato adatto per il primo impianto di produzione, non sapevano quanto grande dovesse essere il sito e quindi rinunciarono all'acquisizione. Ma c'erano anche altri problemi. A causa della sua natura sperimentale, il lavoro sull'arma atomica, infatti, non poteva competere per l'assegnazione di un'alta priorità con altri più urgenti compiti dell'esercito. Inoltre la scelta delle mansioni per gli scienziati e della costruzione degli impianti di produzione erano spesso ritardati dall'incapacità di Marshall di recuperare materiali critici, come l'acciaio, che erano necessari anche per altre produzioni militari. Anche la scelta del nome per il nuovo programma di armamento nucleare dell'esercito fu difficile. Il titolo scelto dal generale Brehon Somervell, "Sviluppo di materiali sostitutivi", era difatti discutibile poiché sembrava rivelare troppo.
Il "distretto Manhattan"
Nell'estate 1942, il colonnello Leslie Groves era delegato al comando delle costruzioni per il genio dell'esercito americano e aveva supervisionato la costruzione del Pentagono, il più grande palazzo di uffici del mondo. Sperando in un comando oltremare, Groves obiettò quando Somervell lo incaricò di prendere il controllo del Progetto uranio. Le sue obiezioni vennero rigettate e Groves si rassegnò a guidare un programma che riteneva avesse poche probabilità di successo. Il Generale Leslie Groves (a sinistra) venne nominato comandante militare del Progetto Manhattan, mentre Robert Oppenheimer (a destra) direttore scientifico. La prima cosa che fece fu ribattezzare il programma come Il distretto Manhattan. Il nome deriva dall'abitudine del genio di nominare i distretti in base alla città che ospita il quartier generale (e il quartier generale di Marshall era nell'isola di Manhattan a New York). Al tempo stesso, Groves venne promosso a brigadiere generale, il che gli diede un grado che si pensava fosse necessario per trattare con i più anziani scienziati coinvolti. Nel giro di una settimana dalla sua nomina, Groves aveva risolto i problemi più urgenti del Progetto Manhattan. Questo modo di agire valido ed efficace divenne anche troppo familiare per gli scienziati atomici. Il primo grande ostacolo scientifico del Progetto Manhattan venne risolto il 2 dicembre 1942 alle 14:20 ora locale sotto le gradinate dello stadio del campus dell'Università di Chicago. Lì un gruppo guidato da Enrico Fermi iniziò la prima reazione nucleare a catena auto-alimentata (Chicago Pile-1). Un messaggio in codice ("Il navigatore italiano è giunto nel nuovo mondo") fu inviato al presidente Roosevelt per avvisarlo che l'esperimento aveva avuto successo. La messa in funzione della Chicago Pile 1 è da tutti considerata come il momento in cui è iniziata l'era dell'energia nucleare.
1943 – Insurrezione popolare di Napoli. Le Quattro giornate di Napoli sono avvenute nel corso della seconda guerra mondiale e tramite esse, i civili, con l'apporto di militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze armate tedesche.
1943 – Seconda guerra mondiale: Operazione Mincemeat ("carne trita" in lingua inglese)– Il sottomarino britannico HMS Seraph emerge nel Mar Mediterraneo al largo della costa spagnola, depositando un cadavere di un fantomatico William Martin, vestito con un'uniforme da ufficiale del controspionaggio britannico, con addosso falsi piani di invasione britannici, allo scopo di far credere all'esercito nazista che sarebbero avvenuti degli sbarchi alleati in Grecia e Sardegna, e che la Sicilia sarebbe stata utilizzata come diversivo per distrarre le forze dell'asse dai veri obiettivi principali (sbarco in Sicilia). Ideatore del piano fu Ewen Montagu, il quale prese ispirazione da un racconto di Ian Fleming (che inventerà il personaggio di James Bond, il celebre agente 007), suo collega nel servizio segreto navale britannico.
1943 - Seduta segreta del Gran Consiglio del Fascismo in cui viene discusso l'Ordine del giorno Grandi che porta alle dimissioni di Benito Mussolini
1943 – Il rastrellamento del ghetto di Roma è consistito in una retata di 1 259 persone, di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine quasi tutti appartenenti alla comunità ebraica, effettuato dalle truppe tedesche della Gestapo tra le ore 05:30 e le ore 14:00 di sabato 16 ottobre 1943 (da cui il ricordo di questo giorno come Sabato nero), principalmente in Via del Portico d'Ottavia e nelle strade adiacenti ma anche in altre differenti zone della città di Roma.
1944 - Il Giappone lancia i primi attacchi dei kamikaze, durante la Battaglia del Golfo di Leyte1944 - La strage dei piccoli martiri a Gorla (Milano), è stato un fatto di guerra che causò la morte di 184 bambini, alunni della scuola elementare di Milano "Francesco Crispi", a seguito di un bombardamento aereo alleato che colpì l'intero quartiere milanese di Gorla, durante la Seconda guerra mondiale.
1944 – Seconda guerra mondiale: D-Day: L'Operazione Overlord dà il via alla Battaglia di Normandia. L'operazione Overlord fu il nome in codice che identificò il piano di invasione dell'Europa, con l'obiettivo di stabilire una testa di ponte sulla terraferma per poi invadere la Normandia e, quindi liberare la Francia. Inizialmente il nome in codice Overlord venne usato per designare sia l'operazione generale di attraversamento del Canale che lo sbarco vero e proprio in ben determinate aree; con il progredire della pianificazione, per esigenze di sicurezza venne ristretto il numero di persone che avessero accesso alle informazioni sullo sbarco e quindi venne definito un nuovo nome in codice, Neptune per designare questa fase specifica lasciando Overlord per il concetto generale e la divulgazione più ampia tra il personale interessato.
1944 – Eruzione del Vesuvio. I danni prodotti dall'eruzione furono: 26 persone morte nell'area interessata da ricaduta di ceneri a causa dei crolli dei tetti delle abitazioni; 2 centri abitati in parte distrutti dalle colate laviche; 3 anni di raccolti persi nelle aree interessate da ricaduta di ceneri.
1944 – A Balvano si consuma la "Sciagura del treno 8017", la più grave sciagura ferroviaria italiana con oltre 500 morti. Le cause della tragedia furono molteplici: la giornata era poco ventosa, per cui la galleria non godeva della normale ventilazione naturale, e l'umidità della foschia notturna aveva bagnato i binari, rendendoli scivolosi e ardui da percorrere per un treno così pesante. A questi si affiancava la mancata vigilanza delle autorità competenti, che avevano improvvidamente tollerato il sovraccarico del treno e la presenza a bordo di viaggiatori clandestini. Inoltre, per una serie di cause contingenti, il treno era stato composto con due locomotive in testa, invece che con una in testa e una in coda come nelle composizioni tipiche. Anche solo aver posto le locomotive separate avrebbe potuto contribuire a evitare la tragedia. Soprattutto però la responsabilità della tragedia venne imputata alla scarsa qualità del carbone fornito dal Comando Militare Alleato. Questo carbone, di qualità nettamente inferiore a quello tedesco usato in precedenza, conteneva molto zolfo, che genera il solfuro di carbonile quando brucia in forte difetto d'aria e in presenza dell'ossido di carbonio. Mancando un efficiente drenaggio dei fumi, all'apertura della bocca di lupo del forno i gas ritornavano in cabina, intossicando il personale e rendendo difficile la regolazione del forno, una situazione che poteva causare improvvisi cali di pressione alla caldaia. Senza uno stretto controllo dell'alimentazione, la capacità di trazione scadeva notevolmente, fino a far fermare la macchina in salita e a rendere impossibile la compensazione dello slittamento sulle rotaie.
1944 - Italia, re Vittorio Emanuele III di Savoia annuncia alla radio la sua abdicazione in favore del figlio, non appena gli alleati entreranno a Roma1945 – L'eccidio di Schio è il massacro compiuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio 1945 (due mesi dopo la fine della guerra) a Schio (Vicenza) da un gruppo formato da ex partigiani della Divisione garibaldina "Ateo Garemi" ed agenti della Polizia ausiliaria partigiana (istituita alla fine della guerra e composta da ex partigiani). Vennero uccise a colpi di mitraglia 54 persone, tra cui 14 donne (la più giovane di 16 anni), e ne vennero ferite 17. Alcuni detenuti, coperti dai corpi dei caduti, si salvarono indenni. Quando giunsero, i soccorritori trovarono il sangue che colava sulla scala e sul cortile, arrivando fino sulla strada. L'evento ebbe grande risonanza non solo nazionale ma anche internazionale, perché venne utilizzato per dimostrare il pericolo costituito dal persistere di formazioni solo nominalmente dipendenti dal CLN. Su pressione delle autorità di occupazione angloamericane venne aperta un'inchiesta e nel processo postumo del 1952 risultò che, tra le persone colpite, 27 erano componenti del Partito Fascista.
1945 – Seconda guerra mondiale, bombardamento atomico di Hiroshima: Una bomba atomica chiamata in codice Little Boy viene sganciata dal B-29 statunitense Enola Gay sulla città di Hiroshima in Giappone, alle 8:16 di mattina (ora locale). Esplose ad un'altitudine di
1947 – Nasce il cosiddetto caso Roswell. Il quotidiano locale Roswell Daily Record riporta che a Roswell, nel Nuovo Messico, il 509º Gruppo Bombardieri avrebbe catturato un oggetto volante non identificato. Un UFO si sarebbe schiantato al suolo e le parti recuperate sarebbero state portate alla base aerea di Wright Petterson
1947 – In California, il progettista Howard Hughes compie il volo inaugurale dello Spruce Goose; il più grande aeroplano ad ala fissa mai costruito (il volo durò solo otto minuti)
1948 – Roma: Antonio Pallante, studente universitario, spara 4 colpi di pistola a Palmiro Togliatti, di cui 3 lo colpiscono. L'attentato a Togliatti causa gravi disordini, che secondo i giornali dell'epoca sfiorano la guerra civile.
1948 – Italia, si tengono le prime elezioni politiche per il Parlamento repubblicano.
1948 – Viene fondata la Honda Motor Company. La Honda notò in Giappone la necessità di una nuova motorizzazione e quindi, tenendo conto delle pessime condizioni economiche della popolazione e della penuria di benzina dopo la seconda guerra mondiale, ebbe l'idea di montare un semplice motore di piccola cilindrata su un telaio di bicicletta.
1948 – Gli alleati occidentali danno il via al Ponte aereo per Berlino dopo che l'Unione Sovietica ha bloccato l'accesso via terra a Berlino Ovest
1950 – Viene giustiziata a Praga, Milada Horáková, oppositrice del regime comunista cecoslovacco.
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