Reynold B. Johnson 1906
Reynold B. Johnson è stato un ingegnere statunitense nato il 16 luglio 1906 e deceduto il 15 agosto 1998. È conosciuto principalmente per il suo lavoro pionieristico presso IBM, dove ha contribuito significativamente allo sviluppo di tecnologie informatiche e dispositivi di memorizzazione.
Una delle sue più grandi innovazioni è stata la creazione del disco rigido, un dispositivo di memorizzazione dati che ha rivoluzionato il campo dell'informatica. Nel 1952, Johnson guidò il team presso IBM che sviluppò il primo disco rigido commerciale, chiamato "RAMAC" (Random Access Method of Accounting and Control). Questo dispositivo utilizzava dischi magnetici rotanti per memorizzare grandi quantità di dati e ha costituito la base per lo sviluppo dei moderni dispositivi di memorizzazione.
La sua invenzione del disco rigido ha aperto la strada a una maggiore capacità di archiviazione e ha contribuito alla crescita dell'industria informatica, consentendo di conservare e recuperare enormi quantità di dati in modo più efficiente rispetto ai precedenti dispositivi di memorizzazione.
Johnson ha continuato a lavorare su varie tecnologie informatiche durante la sua carriera, contribuendo in modo significativo allo sviluppo di nuove soluzioni nel campo dell'informatica e della memorizzazione dei dati. La sua influenza nell'ambito dell'innovazione tecnologica e dei dispositivi di memorizzazione è stata di grande rilevanza nel mondo dell'informatica e delle tecnologie digitali.
Albert Sabin 1906
Albert Sabin, nato il 26 agosto 1906 e deceduto il 3 marzo 1993, è stato un medico e ricercatore medico statunitense di origine polacca-russa. È famoso per il suo lavoro pionieristico nello sviluppo del vaccino orale contro la poliomielite.
Sabin è noto principalmente per aver creato il vaccino orale contro la polio, un virus altamente contagioso che può causare paralisi permanente, soprattutto nei bambini. Il suo vaccino a virus vivente, somministrato per via orale, ha rappresentato un enorme passo avanti nella lotta contro questa malattia.
La sua ricerca si è concentrata sull'uso di ceppi debolmente virulenti del virus della polio per creare immunità contro le varianti più pericolose del virus. Il vaccino di Sabin ha dimostrato di essere altamente efficace, ed è stato gradualmente adottato su larga scala per il suo impatto significativo nella riduzione dei casi di poliomielite in tutto il mondo.
Grazie al lavoro di Albert Sabin e ad altri scienziati coinvolti nella lotta contro la polio, l'uso del vaccino ha contribuito in modo significativo all'eliminazione e al controllo della malattia in molte parti del mondo. Il suo impegno per la ricerca medica e la scoperta di un vaccino sicuro ed efficace contro la polio ha avuto un impatto duraturo sulla salute pubblica globale.
Albert Hofmann 1906
Albert Hofmann è stato uno scienziato svizzero nato il 11 gennaio 1906 e deceduto il 29 aprile 2008. È famoso per aver scoperto e sintetizzato il LSD (acido lisergico diidamide), una potente sostanza psichedelica.
Nel 1938, mentre lavorava come chimico per la società farmaceutica Sandoz (ora Novartis), Hofmann sintetizzò per la prima volta l'LSD durante i suoi esperimenti con l'acido lisergico. Successivamente, nel 1943, accidentalmente assorbì una piccola quantità di LSD attraverso la pelle e sperimentò gli effetti psichedelici della sostanza, diventando così la prima persona a fare un "trip" di LSD. Questa esperienza personale lo portò a studiare più approfonditamente gli effetti psicologici e fisiologici dell'LSD.
Hofmann fu uno dei pionieri nel campo delle sostanze psichedeliche, e il suo lavoro con l'LSD ha suscitato interesse nell'ambito della psicoterapia, della ricerca sulla coscienza e della comprensione dei processi mentali. Sebbene l'LSD sia stato ampiamente utilizzato negli anni '60 come sostanza psichedelica e poi reso illegale in molte parti del mondo, negli ultimi anni è emerso un nuovo interesse scientifico nella sua potenziale applicazione terapeutica, portando a una nuova ondata di studi sulla sostanza.
Albert Hofmann ha lasciato un'impronta significativa nel campo della psicofarmacologia e delle sostanze psichedeliche, contribuendo alla comprensione delle loro proprietà e potenziali applicazioni sia nel contesto della ricerca scientifica che della cultura popolare.
John William Mauchly 1907
John William Mauchly (Cincinnati, 30 agosto 1907 – Ambler, 8 gennaio 1980) è stato un inventore e ingegnere statunitense. Nato in Ohio, insieme a J. Presper Eckert inventò uno dei primi calcolatori, chiamato ENIAC (acronimo di Electronic Numerical Integrator and Computer), leggendario primo computer general purpose della storia elaborato all'Università della Pennsylvania, dove Mauchly era docente di ingegneria elettrica. Il processore serviva a calcolare le traiettorie balistiche per l'esercito statunitense ed entrò in funzione negli anni '40. Si è interessato anche allo sviluppo di altri calcolatori sempre più avanzati, nonché della diffusione degli stessi nei diversi settori di applicazione, come quelli militare, industriale, amministrativo e scientifico. Il suo nome è infatti legato anche all'EDVAC, al BINAC e all'UNIVAC I.
Virginia Apgar 1909
Virginia Apgar, nata il 7 giugno 1909 e deceduta il 7 agosto 1974, è stata una medico e anestesista statunitense. È nota principalmente per aver sviluppato il test di Apgar, un metodo utilizzato per valutare rapidamente le condizioni di un neonato subito dopo la nascita.
Il test di Apgar, introdotto nel 1952, valuta cinque importanti indicatori nel neonato: frequenza cardiaca, respiro, tono muscolare, riflesso agli stimoli e colore della pelle. Ogni indicatore viene valutato da 0 a 2, e i punteggi vengono sommati per ottenere un totale massimo di 10. Questo test permette ai medici di identificare rapidamente eventuali difficoltà del neonato e fornire assistenza medica immediata, se necessario.
Il contributo di Virginia Apgar nel migliorare le cure neonatali è stato significativo, poiché il test da lei sviluppato è diventato uno standard internazionale per la valutazione delle condizioni del neonato appena nato. Il suo lavoro ha contribuito a ridurre la mortalità neonatale e a migliorare la cura dei neonati in tutto il mondo.
Oltre al suo impatto nel campo della medicina neonatale, Apgar è stata una delle prime donne a ottenere un dottorato in medicina dall'Università della Columbia nel 1933. Ha svolto un ruolo importante anche come educatrice e ricercatrice, influenzando positivamente la pratica medica e la salute neonatale.
Levi-Montalcini 1909
LEVI-MONTALCINI, Rita. Neurobiologa, nata il 22 aprile 1909 a Torino e morta il 30 dicembre 2012 a Roma. Considerata tra i più importanti scienziati della sua epoca,nel 1986 le è stato assegnato il premio Nobel. È stata anche nominata senatrice a vita. Nel 1936 si laureò in medicina all’Università di Torino. Tra i suoi docenti figurò l’istologo Giuseppe Levi, che ebbe un notevole influsso nell’indirizzarne l’approccio ai temi scientifici e con il quale cominciò a studiare il sistema nervoso. Allontanata dal mondo universitario italiano dopo l’entrata in vigore delle leggi razziali (1938), proseguì la sua attività presso l’Università di Bruxelles, per poi tornare a Torino poco prima dell’invasione nazista del Belgio. Riuscì a continuare i suoi studi sullo sviluppo e sul differenziamento del sistema nervoso allestendo un piccolo laboratorio privato. Nel 1947 si trasferì negli Stati Uniti, dove cominciò a insegnare alla Washington University di St. Louis. Fu in questo periodo che cominciò a ipotizzare la presenza di fattori cellulari capaci di stimolare e regolare la differenziazione neuronale e la crescita delle fibre nervose. Tra il 1951 e il 1952 arrivò così a identificare l’NGF (Nerve Growth Factor), una proteina attiva nel controllare la differenziazione, il tropismo e il trofismo nel sistema nervoso centrale e periferico. Questa scoperta ebbe un ruolo determinante nella comprensione dei meccanismi che regolano lo sviluppo del sistema nervoso, evidenziando una plasticità neuronale che contraddiceva l’idea, all’epoca diffusa, di un sistema rigidamente programmato per via genica e sostanzialmente statico. Grazie al fattore di crescita nervoso, nel 1986 L.-M. fu insignita del premio Nobel per la fisiologia o la medicina, insieme al biochimico Stanley Cohen, suo collaboratore per le ricerche sull’NGF. La successiva attività di L.-M. riguardò sempre l’analisi dei meccanismi d’azione dell’NGF, conseguendo risultati che le permisero, tra l’altro, di aggiungere nuovi apporti alla comprensione di patologie come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Continuò a insegnare presso la Washington University fino al 1977, collaborando contemporaneamente con numerose istituzioni italiane. Tornata definitivamente in Italia, proseguì la sua carriera presso il Consiglio nazionale delle ricerche. Inoltre, nel periodo 1993-98 ricoprì la carica di presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, mentre nel 2005 fondò lo European brain research institute (EBRI), centro di ricerca scientifica internazionale per lo studio delle neuroscienze. Numerosi sono stati i riconoscimenti che la scienziata ebbe nel corso della sua carriera. Tra gli altri, fu la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle scienze (1974), fu socia dell’Accademia nazionale dei lincei (1976) e dell’Accademia delle scienze detta dei XL, della National Academy of sciences statunitense e della Royal Society britannica, ricevette il premio Antonio Feltrinelli per le scienze mediche nel 1969. Inoltre, nel 2001 fu nominata senatrice a vita per i suoi meriti scientifici e sociali e nel 2008 fu insignita della prima medaglia d’onore dell’Accademia di Francia a Roma. Tra le sue ultime opere da ricordare Cronologia di una scoperta (2009) – che rappresenta non solo la storia della scoperta dell’NGF, ma anche un viaggio verso la conoscenza del sistema nervoso – e, in collaborazione con Giuseppina Tripodi, L’altra parte del mondo (2009), nel quale è esaminato il contributo che le donne, con le loro peculiarità, potrebbero offrire alla risoluzione dei problemi del mondo. Per l’Istituto della Enciclopedia Italiana ha fatto parte, insieme a David Baltimore, Renato Dulbecco e François Jacob, del comitato editoriale di Frontiere della vita (1998) e inoltre ha redatto diversi contributi, tra i quali la voce Nerve growth factor: i precedenti scientifici per l’Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000).
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