lunedì 9 gennaio 2023

Corso Autori della letteratura: Lezione 8 Collodi Verne Ibsen Tolstoy Dickinson Carroll Carducci Capuana Verga Hardy Verlaine De Amicis

Carlo Collodi 1826

Carlo Collodi è lo pseudonimo di Carlo Lorenzini (24 novembre 1826 - 26 ottobre 1890), uno scrittore e giornalista italiano famoso per essere l'autore di "Le avventure di Pinocchio". Ecco alcune informazioni chiave sulla sua vita e la sua opera:

Gioventù e Carriera Giornalistica: Nato a Firenze, Collodi lavorò come scrittore e giornalista per molte pubblicazioni dell'epoca. Collaborò con diverse riviste satiriche e umoristiche, guadagnandosi la fama per il suo stile schietto e arguto.

Lo Pseudonimo "Collodi": Il suo nome d'arte, "Collodi", si riferisce al paese natale di sua madre, Collodi in Toscana. Lo pseudonimo divenne poi il suo nome legale.

"Le avventure di Pinocchio": Scritto nel 1881 e pubblicato per la prima volta nel 1883, "Le avventure di Pinocchio" è il lavoro più celebre di Carlo Collodi. Questo libro per ragazzi racconta la storia del burattino di legno Pinocchio, che cerca di diventare un vero bambino ma si imbatte in una serie di avventure e tentazioni. Il libro è diventato un classico della letteratura per l'infanzia.

Influenza e Adattamenti: "Le avventure di Pinocchio" è stato tradotto in numerose lingue ed è stato adattato in vari film, spettacoli teatrali e opere d'arte. Il personaggio di Pinocchio è diventato un'icona culturale e un simbolo universale della disubbidienza e delle conseguenze delle bugie.

Ultimi Anni e Morte: Carlo Collodi morì il 26 ottobre 1890 a Firenze. La sua opera più famosa ha continuato ad essere amata da generazioni di lettori e ha avuto un impatto duraturo sulla letteratura per l'infanzia.

Il Monumento a Collodi: Nel paese di Collodi, il luogo di nascita di sua madre, è stato eretto un monumento in onore di Carlo Collodi. Questo luogo ospita anche il Parco di Pinocchio, un parco tematico dedicato al personaggio e alle storie create da Collodi.

Carlo Collodi è ricordato soprattutto per la creazione di Pinocchio, un personaggio che è diventato parte integrante della cultura popolare. La sua opera ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura per l'infanzia e continua ad essere apprezzata da lettori di tutte le età.


Jules Verne 1828



Henrik Ibsen 1828

Henrik Ibsen (1828-1906) è stato uno dei più importanti drammaturghi norvegesi e una delle figure più influenti nella storia del teatro mondiale. È noto per le sue opere drammatiche innovative e per il suo contributo significativo alla drammaturgia moderna.

Ibsen è spesso considerato il "padre del teatro moderno" per il suo impegno nel portare temi e questioni sociali e psicologiche complesse sul palcoscenico. Le sue opere spesso esploravano temi come il potere, la moralità, la libertà individuale, la condizione umana e il conflitto tra le convenzioni sociali e la verità personale.

Alcune delle sue opere più celebri includono:

"Casa di bambola" (1879): Questa è una delle sue opere più famose ed è considerata un capolavoro del teatro moderno. La storia ruota attorno al personaggio di Nora Helmer e affronta le questioni di genere, potere e emancipazione femminile.

"Peer Gynt" (1867): Questa è un'opera epica che segue le avventure e le disavventure del personaggio di Peer Gynt attraverso paesaggi fantastici e surreali, esplorando temi di identità e responsabilità.

"Un nemico del popolo" (1882): Questo dramma affronta il tema della corruzione e delle questioni ambientali, ponendo in evidenza il conflitto tra il bene pubblico e gli interessi personali.

"I pilastri della società" (1877): Quest'opera esamina la corruzione morale nella società e il conflitto tra la realtà e l'immagine pubblica.

Ibsen ha rivoluzionato il teatro con il suo stile realista, i suoi dialoghi incisivi e la sua rappresentazione accurata dei personaggi. Le sue opere hanno influenzato numerosi altri drammaturghi e artisti e hanno contribuito a definire il teatro moderno come lo conosciamo oggi. La sua eredità e la sua importanza nel mondo teatrale continuano a essere riconosciute e celebrate ancora oggi.


Lev Tolstoy 1828

Lev Tolstoy, o Leo Tolstoy, in russo Лев Толстой, nato il 9 settembre 1828 e morto il 20 novembre 1910, è stato uno dei più grandi romanzieri russi e una delle figure più importanti della letteratura mondiale. La sua vasta opera letteraria ha toccato temi esistenziali, etici e sociali, e la sua influenza si estende ben oltre il campo della narrativa. Ecco alcune delle sue opere più celebri:

"Guerra e pace" (1869): Questo epico romanzo è considerato uno dei capolavori della letteratura mondiale. Ambientato durante le guerre napoleoniche, esplora la vita di diversi personaggi aristocratici russi, affrontando temi di guerra, amore, destino e spiritualità.

"Anna Karenina" (1877): Un altro capolavoro, questo romanzo segue la tragica storia d'amore tra Anna Karenina e il conte Vronsky, esplorando le conseguenze sociali e psicologiche dell'adulterio e della società aristocratica russa dell'epoca.

"La morte di Ivan Il'ič" (1886): Una novella che segue la vita e la morte di Ivan Il'ič Golovin, un giudice di tribunale mediamente di successo, ma che riflette sul significato della vita e della morte.

"Resurrezione" (1899): Questo romanzo segue la storia di Dmitrij Ivanovič Nekljudov, un aristocratico che cerca la redenzione dopo aver contribuito all'ingiusta condanna di una giovane donna.

"Il diavolo" (1889): Una novella filosofica in cui Tolstoy esplora le sue convinzioni morali e spirituali attraverso il dialogo tra un nobile e il diavolo.

"La guerra e la rivoluzione" (1900): In questo saggio, Tolstoy esprime le sue opinioni antimilitariste e anti-governative, criticando la guerra e il potere dello stato.

Lev Tolstoy non solo ha influenzato la letteratura russa, ma ha avuto un impatto significativo su movimenti di pensiero come il cristianesimo nonviolento e l'anarchismo cristiano. La sua influenza è duratura, e molte delle sue opere continuano ad essere lette e studiate in tutto il mondo.


Emily Dickinson 1830

Emily Dickinson (10 dicembre 1830 - 15 maggio 1886) è stata una poetessa americana nota per la sua poesia distintiva caratterizzata dalla brevità, dall'originalità stilistica e da una profonda esplorazione di temi quali la morte, l'amore, la natura e l'esistenza umana. Tuttavia, la maggior parte delle sue opere non fu pubblicata durante la sua vita, e la sua influenza fu riconosciuta solo dopo la sua morte. Ecco alcuni aspetti salienti della vita e dell'opera di Emily Dickinson:

Isolamento: Dickinson trascorse gran parte della sua vita adulta in isolamento volontario a Amherst, Massachusetts, presso la casa di famiglia. Questo isolamento contribuì alla sua indipendenza di pensiero e alla sua esplorazione interiore.

Poesia Sperimentale: La poesia di Emily Dickinson è nota per il suo stile sperimentale. Utilizzava una forma libera, spesso utilizzando la dash (—) e punti di sospensione (...) per creare una struttura unica e una musicalità peculiare.

"Poems" (1890): Dopo la morte di Dickinson, la sua opera fu scoperta dalla sorella e da un amico. Nel 1890, una raccolta di poesie fu pubblicata postuma, rivelando al mondo la vastità e la profondità della sua produzione poetica.

Tematiche Ricorrenti: La morte è un tema centrale nella poesia di Dickinson, e molte delle sue opere esplorano il significato della vita, la trascendenza, la natura, l'amore e la spiritualità.

Stile Epigrammatico: La sua poesia è spesso caratterizzata da un linguaggio conciso, epigrammatico e enigmatico. Dickinson era nota per la sua capacità di condensare pensieri complessi in poche parole.

Rinuncia alla Pubblicazione: Emily Dickinson non cercò attivamente di pubblicare la maggior parte delle sue poesie e, anzi, preferiva mantenere la sua vita privata. Questo atteggiamento ha contribuito a creare un'aura di mistero intorno alla sua figura.

L'eredità di Emily Dickinson ha continuato a crescere nel corso del tempo, e la sua poesia è stata oggetto di ampio interesse e interpretazione critica. È considerata una delle più grandi poetesse americane e una figura di spicco nella storia della letteratura mondiale.


Lewis Carroll 1832




Giosuè Carducci 1835

Giosuè Carducci (27 luglio 1835 - 16 febbraio 1907) è stato un poeta e scrittore italiano, noto per essere stato il primo italiano a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Giosuè Carducci:

Gioventù e Formazione: Nato a Valdicastello, in Toscana, Carducci studiò presso l'Università di Pisa. Fu influenzato da diverse correnti letterarie e culturali, tra cui il Romanticismo e il Classicismo.

Attività Accademica: Carducci intraprese una carriera accademica e insegnò letteratura italiana in diverse università italiane. Fu anche coinvolto in attività politiche, sostenendo ideali patriottici e nazionalisti.

"Inno a Satana": Nel 1863, Carducci scrisse "Inno a Satana," una poesia controversa che suscitò l'attenzione e la critica del pubblico e delle autorità ecclesiastiche. Questa poesia rifletteva la sua ribellione contro l'autorità religiosa e le convenzioni tradizionali.

Poesia e Opere Letterarie: Giosuè Carducci è noto soprattutto per la sua produzione poetica. Tra le sue opere più celebri ci sono le "Odi barbare" (1877), una raccolta di poesie che mescola elementi classici e innovazioni linguistiche, e "Rime nuove" (1887). La sua poesia spesso celebrava la grandezza storica dell'Italia e i suoi ideali patriottici.

Il Nobel per la Letteratura: Nel 1906, Giosuè Carducci fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura, diventando il primo italiano a ricevere tale onore. La motivazione del premio sottolineò il suo lavoro poético, ispirato da idee classiche e profondamente radicato nella tradizione italiana.

Ultimi Anni e Morte: Carducci visse gli ultimi anni della sua vita a Bologna, dove continuò la sua attività accademica e scrisse fino alla sua morte nel 1907.

Eredità: Giosuè Carducci è considerato una figura di grande rilevanza nella letteratura italiana del XIX secolo. La sua poesia, caratterizzata da uno stile vigoroso e un profondo amore per la storia e la cultura italiana, ha influenzato numerosi poeti successivi. La sua vittoria del Premio Nobel ha confermato il suo status di figura letteraria di spicco a livello internazionale.

Giosuè Carducci è rimasto un'icona della letteratura italiana, celebrato per il suo contributo alla poesia e alla cultura del suo paese.


Luigi Capuana 1839

Luigi Capuana (28 maggio 1839 - 29 novembre 1915) è stato uno scrittore, critico letterario e drammaturgo italiano. È noto per essere stato uno dei fondatori del movimento letterario del Verismo, che cercava di rappresentare la realtà in modo oggettivo e crudo. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Luigi Capuana:

Gioventù e Formazione: Luigi Capuana nacque a Mineo, in Sicilia. Studiò a Catania e successivamente a Firenze, dove entrò in contatto con il circolo di scrittori e intellettuali che sarebbero diventati i protagonisti del movimento verista.

Il Verismo: Capuana, insieme a Giovanni Verga, è considerato uno dei principali teorici del Verismo. Questo movimento letterario si concentrava sulla rappresentazione realistica e oggettiva della vita quotidiana, spesso enfatizzando gli aspetti più crudi e veri della realtà.

Scrittura e Opere: Capuana scrisse romanzi, racconti, drammi e critica letteraria. Tra le sue opere più conosciute ci sono "Il marchese di Roccaverdina" (1878) e "Gli "americani" (1884). Il primo è considerato uno dei primi romanzi veristi, mentre il secondo è una satira sociale sulle imitazioni degli americani nella Sicilia dell'epoca.

Collaborazioni e Critica: Capuana fu attivo nella critica letteraria e collaborò con diverse riviste letterarie, tra cui "Il Fanfulla della Domenica". La sua critica sostenne e difese le nuove tendenze letterarie del Verismo e influenzò il dibattito letterario dell'epoca.

Carriera Accademica: Capuana insegnò letteratura italiana all'Università di Catania e in seguito all'Università di Roma. La sua attività accademica contribuì a diffondere il Verismo e a influenzare le generazioni successive di scrittori e critici.

Morte e Eredità: Luigi Capuana morì a Catania nel 1915. La sua eredità letteraria è spesso associata al movimento verista, e la sua influenza si estende agli scrittori successivi che abbracciarono la rappresentazione realistica della vita nelle loro opere.

Luigi Capuana è una figura importante nella storia della letteratura italiana, specialmente per il suo ruolo chiave nel movimento verista. La sua attività come scrittore, critico e insegnante ha lasciato un'impronta duratura sulla letteratura e sulla cultura italiana del XIX secolo.


Giovanni Verga 1840

Giovanni Verga (2 settembre 1840 - 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore italiano, noto principalmente per le sue opere che ritraggono la vita rurale in Sicilia. È considerato uno dei principali esponenti del Verismo, un movimento letterario italiano che cercava di rappresentare la realtà in modo oggettivo e crudo. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Giovanni Verga:

Origini e Formazione: Verga nacque a Catania, in Sicilia, da una famiglia benestante. Studiò legge all'Università di Catania, ma presto si dedicò alla letteratura, trasferendosi a Firenze e poi a Milano.

"I Malavoglia" (1881): Questo romanzo è uno dei capolavori di Verga e rappresenta la storia di una famiglia di pescatori di Aci Trezza, un villaggio di pescatori in Sicilia. Il romanzo esplora le difficoltà della vita quotidiana, la lotta contro la povertà e la disintegrazione della famiglia.

"Mastro-don Gesualdo" (1889): Un altro importante romanzo di Verga, che racconta la storia di un uomo determinato a salire socialmente a ogni costo. Il romanzo esplora temi come l'ambizione, il potere e i conflitti familiari.

"La Cavalleria Rusticana" (1884): Questo racconto breve è probabilmente l'opera più conosciuta di Verga. È una storia di passione, vendetta e onore ambientata nella Sicilia rurale. L'opera è stata adattata in un'opera teatrale da Pietro Mascagni e in un film.

Partecipazione alla Vita Politica: Verga fu coinvolto anche nella vita politica e sociale del suo tempo. Fu eletto al Parlamento italiano, ma successivamente si ritirò dalla politica.

Ultimi Anni: Alla fine della sua vita, Verga trascorse del tempo in isolamento. Visse a Catania negli ultimi anni, dove morì nel 1922.

Stile Letterario: La scrittura di Verga è caratterizzata da un linguaggio realistico e una rappresentazione cruda della vita. Il suo stile influenzò notevolmente la letteratura italiana e il modo in cui si affrontavano i temi sociali.

Giovanni Verga è riconosciuto come uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana del XIX secolo. La sua capacità di ritrarre la vita e i personaggi con un realismo pungente ha lasciato un'impronta duratura sulla letteratura italiana.



Thomas Hardy 1840

Thomas Hardy (2 giugno 1840 - 11 gennaio 1928) è stato uno scrittore e poeta inglese del periodo vittoriano ed edoardiano. Hardy è noto per le sue opere che esplorano le dinamiche sociali e psicologiche della vita rurale nell'Inghilterra del XIX secolo. La sua narrativa spesso riflette il pessimismo nei confronti della vita e della natura umana.

Alcuni dei romanzi più noti di Hardy includono:

"Jude l'Oscuro" ("Jude the Obscure") - Il romanzo segue la vita di Jude Fawley, un giovane che sogna di diventare studioso, ma le difficoltà della vita e l'amore complicato portano a una tragedia.

"Tess dei d'Urberville" ("Tess of the d'Urbervilles") - Tess Durbeyfield è una giovane donna che lotta con le circostanze della sua vita e le conseguenze del suo incontro con Alec d'Urberville.

"Il sindaco di Casterbridge" ("The Mayor of Casterbridge") - La storia di Michael Henchard, un uomo che vende sua moglie e sua figlia e che successivamente diventa il sindaco di Casterbridge.

"Lontano dal mondo" ("Far from the Madding Crowd") - La storia di Bathsheba Everdene e dei tre uomini che cercano il suo affetto, esplorando temi di amore e destino.

"Il ritorno del nativo" ("The Return of the Native") - Ambientato nell'area di Egdon Heath, il romanzo segue i conflitti e gli amori dei suoi personaggi.

Hardy era anche un poeta prolifico, e le sue raccolte poetiche, come "Wessex Poems" e "Poems of the Past and Present", riflettono spesso le stesse tematiche e l'atmosfera delle sue opere narrative.

Sebbene la sua scrittura fosse considerata controversa e talvolta provocatoria durante la sua vita, Thomas Hardy è ora considerato uno dei più grandi romanzieri del periodo vittoriano e la sua opera è ampiamente studiata e apprezzata.


Paul Verlaine 1844

Paul Verlaine (30 marzo 1844 - 8 gennaio 1896) è stato un poeta francese, noto per la sua associazione con il movimento simbolista e per la sua poesia influente nella fine del XIX secolo.

Verlaine è stato uno dei principali esponenti della poesia simbolista, che cercava di esprimere emozioni e concetti astratti attraverso simboli e immagini evocative. La sua poesia è spesso caratterizzata da una musicalità e una sensibilità particolare, enfatizzando l'uso del colore e dei suoni.

Tra le sue opere più importanti ci sono le raccolte di poesie come "Fêtes galantes", "Romances sans paroles" e "Fêtes galantes et autres poèmes". La sua poesia spesso affronta temi come l'amore, la malinconia, la natura e l'arte.

La vita di Verlaine fu segnata da contrasti e difficoltà personali, incluso il suo turbolento rapporto con il poeta Arthur Rimbaud. La loro intensa relazione ebbe un impatto significativo sulla sua vita e sulla sua opera.

Verlaine trascorse parte della sua vita in prigione a causa della sua condotta tumultuosa e del suo coinvolgimento in attività illegali. Morì nel 1896 a Parigi. Nonostante le difficoltà personali, il contributo di Verlaine alla poesia simbolista e alla letteratura francese lo rende un'autorità rispettata in questo campo.


Edmondo De Amicis 1846

Edmondo De Amicis (21 ottobre 1846 - 11 marzo 1908) è stato uno scrittore, giornalista e insegnante italiano. È noto soprattutto per il suo romanzo per ragazzi "Cuore" e per le sue opere che riflettono sulle tematiche sociali e patriottiche dell'Italia del suo tempo. Ecco alcune informazioni chiave sulla vita e l'opera di Edmondo De Amicis:

Gioventù e Istruzione: De Amicis nacque a Oneglia, nell'allora Regno di Sardegna. Studiò presso l'Accademia Militare di Modena, ma successivamente abbandonò la carriera militare per dedicarsi alla scrittura e all'insegnamento.

Carriera Giornalistica: De Amicis intraprese una carriera giornalistica e contribuì a diverse pubblicazioni dell'epoca, inclusi periodici letterari e giornali. La sua attività giornalistica gli permise di esplorare diverse tematiche sociali e culturali.

"Cuore" (1886): Il lavoro più celebre di De Amicis è "Cuore", un romanzo per ragazzi che descrive le vite, le amicizie e le esperienze di un gruppo di giovani studenti italiani. Il libro ha la forma di un diario scritto da un insegnante e ha l'obiettivo di trasmettere valori morali e patriottici ai giovani lettori.

Altre Opere: Oltre a "Cuore", De Amicis scrisse numerosi altri romanzi, racconti e saggi. Tra le sue opere più note ci sono "Sull'oceano" (1873), "Spagna" (1873), e "Roma" (1887).

Insegnamento: De Amicis fu anche un insegnante impegnato e sostenne l'importanza dell'educazione come veicolo per la formazione di cittadini responsabili e patriottici. La sua visione dell'insegnamento influenzò le sue opere letterarie.

Impegno Civile: De Amicis fu coinvolto anche in questioni sociali e politiche del suo tempo. Si schierò a favore dell'unità italiana e della giustizia sociale.

Ultimi Anni e Morte: De Amicis morì a Bordighera nel 1908. La sua morte fu commemorata in tutto il paese, e la sua figura continuò a essere celebrata come un esempio di scrittore impegnato e insegnante devoto.

Edmondo De Amicis è ricordato per il suo contributo significativo alla letteratura italiana, in particolare per "Cuore", che è rimasto uno dei libri per ragazzi più amati in Italia e nel mondo. La sua dedizione all'insegnamento e il suo impegno civile gli hanno conferito un posto importante nella storia letteraria e culturale del paese.




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